I libri di Giuseppe Coria sulla gastronomia Siciliana
Giuseppe Coria potrebbe essere definito il Pellegrino Artusi siciliano.
Nato nel 1930 a Vittoria (Ragusa) e venuto a mancare nel 2003, si congeda da colonnello dell’Esercito Italiano a 42 anni e da quel momento dedica tutte le proprie energie all’enogastronomia della sua terra natale, dove torna a vivere.
Svolge un’intensa attività giornalistica, collaborando con il quotidiano Il Giornale di Sicilia e le riviste Pasticceria lnternazionale ed Etna Territorio, entrando a far parte della Federation Internationale de La Presse Gastronomique Vinicole e Touristique e dell’Associazione Nazionale Giornalisti Enogastronomi e del Turismo, oltre a diventare membro dell’Accademia Italiana della Cucina. Dalla sua intensa ricerca scaturiscono anche pubblicazioni fondamentali, oggetto dei suoi studi sulla tradizione alimentare siciliana, ma anche degli aspetti etnoantropologici più nascosti dell’Isola.
Amico e collaboratore di Gino Veronelli, gli viene inoltre attribuito “il merito di essere stato il primo a credere e ad imbottigliare il Cerasuolo di Vittoria e soprattutto a portarlo alla ribalta nazionale” (http://guide.supereva.it/educazione_alimentare_/interventi/2007/03/289488.shtml).
A pubblicare diversi suoi volumi è stato l’editore Cavallotto di Catania: è Luisa, una delle figlie del fondatore che ne proseguono l’opera, a raccontarci i libri di Coria.
Info: www.cavallotto.it