I Liquori Scuppoz che raccontano territori e tradizioni dell’Abruzzo
L’Abruzzo è una delle regioni con la più importante e meditata produzione liquoristica anche se non sempre celebrata come meriterebbe, malgrado tale attività diffusa nella regione rappresenti non soltanto un forte elemento identitario ma anche un originale ed efficace strumento di storyteling, come dimostra la Scuppoz Liquori di Campovalano di Campli in provincia di Teramo, la quale programmaticamente attraverso il suo ricco campionario di referenze intende narrare la varietà dei territori e delle tradizioni abruzzesi.
Infatti si presenta come “un’azienda legata alle radici del nostro territorio, ma che guarda al futuro con curiosità e dinamismo: produciamo liquori dal 1982, nel rispetto della natura e della comunità; il nostro obiettivo è quello di rendere noti, nel mondo, l’artigianalità e i prodotti di alta qualità della nostra regione Abruzzo”.
Lo stesso nome aziendale ha un profondo significato, poiché Scuppoz “è una parola popolare nata a Valle Castellana in Abruzzo, usata per indicare lo schioppare dei bicchieri come invito a brindare e festeggiare: con il tempo questa parola dialettale caduta in disuso tra il popolo è passata ad indicare i prodotti e la famiglia che sono attualmente dietro questo marchio”, il cui progetto artigianale “parte alla fine degli anni ’70 da un’idea di Benito Cicconi, appassionato di erbe ed infusi” per poi passare al figlio che intuisce le potenzialità di una gloria botanica locale come la Genziana e la trasforma in liquore tipico di successo.
E’ così che la Genziana Secca e Amabile “sono oramai colonne portanti di questa azienda alle quali si sono affiancate altre linee di genziana più pregiata ed altri liquori come la Ratafià e la Liquirizia”…
… oltre al celebre Amaro Scuppoz.
Abbiamo approfondito valori, narrazioni e prodotti di Scuppoz con Anna Iannetti, nel video qui sotto.
Info: https://www.scuppoz.it/