I musei delle Ciminiere di Catania: guerra, cinema, radio e geografia
In un panorama museale modesto rispetto alle dimensioni della città, svettano per originalità e modernità i musei delle Ciminiere di viale Africa a Catania. Già l’area che li ospita è uno spettacolo, ma è l’organizzazione al suo interno ad accrescerne il valore. Diversi allestimenti museali, alcuni anche di piccole dimensioni, ma tutti estremamente vocati a uno storytelling dinamico, chiaro, popolare, in alcuni casi anche interattivo.
Fanno parte di questo polo il Museo dello sbarco in Sicilia, il Museo del Cinema, la Mostra Permanente della Collezione La Gumina di Carte Geografiche Antiche (dal XV al XIX Secolo) e la Mostra di Radio d’epoca della Collezione Francesco Romeo.
Il più imponente e importante è certamente il Museo dello sbarco in Sicilia che i gestori definiscono “didattico-emozionale”, perché “va fuori dalla tradizionale tipologia sia per l’allestimento sia per l’argomento trattato”, essendo “dedicato ad una drammatica pagina della storia” (www.provincia.ct.it).
Il Museo del Cinema “raccoglie, incrementa e propone al pubblico i documenti riguardanti l’arte cinematografica, le sue tecniche e la sua storia, con particolare riguardo alla relazione tra il Cinema e la Sicilia”.
Firmato da François Confino, lo stesso architetto svizzero già responsabile del progetto dello straordinario Museo Nazionale del Cinema di Torino, ha una certa grazia espositiva, puntando a forti suggestioni d’impatto popolare.
Ma il suo pregio risiede nel puntare finalmente i riflettori sulla misconosciuta vicenda del tentativo di creare un’industria della settima arte in Sicilia nel periodo del muto: infatti “nel primo quindicennio del ‘900 Catania divenne nota per essere sede di case di produzione cinematografica”, i cui pochi reperti sono esposti nel museo.
Unica pecca, le visite guidate: il dipendente che ci è toccato in sorte certamente non era un esperto né aveva studiato la materia, così si limitava a ripetere a pappagallo un testo imparato a memoria, commettendo errori di pronuncia e smarrendosi se qualcuno gli faceva delle domande.
Peccato, perché in città, una delle più cinefile d’Italia, ci sarebbero tanti giovani laureati in cinema che potrebbero assolvere con maggiore brillantezza quel ruolo.
La collezione cartografica La Gumina propone invece “143 carte geografiche della Sicilia prodotte tra il XV e il XIX secolo”: “l’isola a tre punte detiene nella storia della geografia un ruolo che si può definire unico in quanto ne riflette fedelmente i progressi nel corso delle diverse epoche” spiega il collezionista (www.provincia.ct.it).
E’ suddivisa in sei sezioni: Tra matematica ed astronomia, empirismo nautico e studiosi locali incentrata sulla cartografia del ‘500; Sicilia antiqua, carte storiche datate tra il ‘600 ed il ‘700; Dall’Astronomo al topografo ancora con materiali del ‘600; Sicilia Sacra dedicata alle province cappuccine di Palermo, Messina e Siracusa; Carte da Navigare con preziose carte in pergamena; Atlas minor, con carte olandesi dal XVI al XVII secolo.
La Mostra permanente della radio d’epoca Collezione Romeo è un viaggio nel mito della voce viaggiante, dal genio di Marconi al valore affettivo degli apparecchi come elementi design nelle case di tutti noi (www.provincia.ct.it).
A raccontarci i musei delle ciminiere di Catania è Filippo Sapienza, del Servizio Politiche scolastiche, Culturali, del Turismo e dello Sport della Provincia Regionale di Catania.
Info: www.provincia.ct.it