I vini della Lombardia al Vinitaly 2015
La dedica a Luigi Veronelli ha contrassegnato il Padiglione della Lombardia al Vinitaly 2015 che si è concluso mercoledì scorso. L’omaggio si è tradotto in incontri, assaggi della mostra “Camminare la terra” e in alcune frasi dei suoi scritti che campeggiavano su pannelli dislocati nelle varie aree, riportandone giudizi di fulminante poesia sulle zone di produzione lombarde.
Lo spazio della Lombardia infatti è stato ancora una volta scandito dalle quindici denominazioni d’origine in cui è suddivisa la produzione della regione. Sul podio, per vitalità e interesse destato, tre territori.
Scontata la presenza della Franciacorta che nei suoi 1.500 mq oltre lo scintillio dei perlage ha fatto emergere nuove strategie: spazio così all’avanzata di bollicine biologiche (Barone Pizzini su tutti) e di spumanti ottenuti esclusivamente da uve Pinot Nero vinificate in bianco, novità in una Doc dominata dallo Chardonnay.
Qualche arretramento organizzativo non ha invece intaccato il successo di pubblico della Valtellina: i finanziamenti pubblici quest’anno sono stati concentrati su Expo, costringendo l’area del Nebbiolo delle Alpi a significativi tagli al budget che hanno fatto saltare la presenza della radio e il servizio di ristorazione. Gli appassionati ne hanno fatto tranquillamente a meno, andando a cercare sfumature tra nettari eccezionali.
Sugli scudi, per personalità, l’intensità di Fay, principe del terroir più amato dagli intenditori, la Valgella. Per la comunicazione svetta Triacca che ha riscoperto il reale legame del grande artista Segantini con la Valtellina, dedicandogli un vino. Il nostro preferito è però ARPEPE, vignaiolo naturale che fa il vino con le attenzioni di una volta e la consapevolezza moderna.
I gourmet invece si sono riversati nello spazio del Consorzio Valcalepio, il più attento in assoluto alla cultura enogastronomica e al rapporto tra cibo e vino: un trionfo di prelibatezze orchestrate da Silvia Tropea Montagnosi che nell’abbinamento hanno messo in luce la grande crescita qualitativa dei vini bergamaschi.