I vini friulani di Ladairocs, da uve autoctone di Refosco e Verduzzo nel rispetto della natura
Se si vuole una dimostrazione concreta degli effetti tangibili della filosofia green in ambito vitivinicolo, basta recarsi nel territorio vitato della cantina Laidarocs a ridosso delle Prealpi Giulie, nell’area del comune di Faedis in provincia di Udine nel Friuli-Venezia Giulia…
… dove si può osservare un ambiente immacolato in un cui i vigneti prosperano nel vigoroso abbraccio di prati dai fiori sgargianti, corsi d’acqua limpidi, boschi verdissimi…
… merito dell’immenso rispetto per la natura attuato da questa struttura attiva fin dal dopoguerra, concentrata su uve autoctone tradotte in vini di rara genuinità in grado di rappresentare il terroir e i valori che vi albergano, all’insegna dello slogan “specchiati dentro il tuo vino e sorridi”.
Una produzione che conta tre referenze, tutte chiamate con dei numeri: “il 53 ed il 243 corrispondono a quelli civici della vecchia cantina in paese e del suo vecchio fienile; il 76 è il numero civico del casale Rocs attorno al quale si estendono i vigneti”.
Per il logo invece si fa ricorso a un simbolismo figurativo, protagonista la volpe derivante da una favola in cui questo animale è tra i personaggi insieme a un gigante e un contadino.
“L’azienda Ladairocs prende questo nome nel 2009, prima aveva il nome della famiglia di nonna Rina e zia Giuseppina” spiega la titolare Emanuela Bincoletto aggiungendo che si tratta di “una azienda di famiglia da parecchie generazioni”.
“Le vigne sono almeno dell’inizio del secolo scorso e sono per lo più di Verduzzo Friulano, Refosco di Faedis e Refosco dal Peduncolo Rosso”, prosegue: “quando nel 2009 la mamma di mio marito ci ha chiesto di seguirla è stato naturale per la nostra famiglia che diventasse un’azienda biologica come lo è Tessere nel Veneziano”, facendo riferimento all’altra cantina della famiglia.
“Ladairocs si estende su una superficie di circa 9 ettari coltivati a vigneto, con il torrente Grivò che la attraversa delimitando la parte coltivata a vigneto con quella un tempo coltivata a castagni” prosegue la spiegazione…
… qui “da qualche anno è in corso a Ladairocs una sperimentazione che vorrebbe riportare la coltivazione dell’Ulivo in zona: sono rimaste intatte per il rispetto della biodiversità le aree attigue al torrente”…
… “e nei vigneti si possono trovare fiori ed erbe spontanee delle Prealpi”.
“Il terreno in cui si trovano i vigneti, ai piedi dei castelli di Zucco e di Cucagna, è come zona chiamato la ponca per il susseguirsi di marne ed arenarie che creano un perfetto sistema di drenaggio dell’acqua in eccesso”…
… “questo tipo di suolo limita la vigoria della vite e dona ai vini che ne derivano una spiccata mineralità sia a livello olfattivo che gustativo”.
Il vino 76 è l’unione di Refosco di Faedis e Refosco dal Peduncolo Rosso dalla quale prendono vita intensi profumi di frutti rossi che si ritrovano anche al palato come lampone, ribes rosso, ciliegia e gelso nero.
La maturazione in acciaio ne amplifica l’impatto fruttato ed esalta la freschezza.
Il 53 è la versione spumantizzata con metodo classico del precedente blend in versione Rosato dal bel cromatismo tra il ramato e l’arancio che all’olfatto manifesta fiori e rosa canina in particolare, mentre suggerisce al gusto melagrana, cotognata, azzeruolo e susina rossa.
Incanta la nota sottesa amaricante di ginger che lo rende perfetto per gli aperitivi.
Il 243 è un Verduzzo Friulano in purezza dal bouquet di pera Williams unita a cenni floreali che al gusto si precisa in limone, ananas, avocado, albicocca essiccata e yuzu.
Il lungo e goloso finale è segnato da un’intensa sapidità intrisa di sentori agrumati.
Colpisce la sua pulizia organolettica dotata di notevole eleganza.
I valori espressi nelle intenzioni si ritrovano nel bicchiere in forma di autenticità, fragranza e sincerità dei prodotti, tutti dotati di una leggerezza trasparente che evoca l’aria tersa e pura del territorio di provenienza.
Info e Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/ladairocs/