I vini veneti dei Colli Euganei di Quota 101, cantina biologica a conduzione familiare
Un’intera famiglia innamorata del proprio territorio intenta a tutelarlo sotto l’aspetto agricolo con l’adozione del regime biologico e a valorizzarlo con una produzione vitivinicola di eccellenza che fa parlare di sé: sono i Gardina, i quali a Torreglia sui Colli Euganei, appena fuori Padova, hanno creato il loro mondo pulito e pieno di gusto chiamato Quota 101 per ricordare l’altitudine a cui si trova l’azienda.
“Un posto così bello da sembrare una cartolina” definiscono la propria zona, protagonista dell’obiettivo di “una famiglia che nel 2010 ha deciso di recuperare l’essenza di un luogo: una tenuta immersa nella natura, dove il vino si faceva da sempre”, progetto favorito da dalla presenza di “vigneti vecchi ancora in forma e un luogo ricco di biodiversità”.
“I Colli Euganei sono valli verdi a pochi chilometri da Padova” si precisa, specificando come l’azienda si trovi “proprio sul pendio della collina, lontana dalle strade trafficate, con una splendida vista sui vigneti”.
La viticoltura per i Gardina è stata una scelta attuale e non una tradizione di famiglia, ma “oggi questa sfida è diventata uno stile di vita e ci vede tutti impegnati nella produzione del vino, ognuno a suo modo: Roberto, il papà, di poche parole e tenace, ci mette la serietà di chi ama fare le cose per bene; con lui le figlie, Silvia e Roberta, laureate in giurisprudenza e ingegneria che si sono appassionate alla vigna, hanno studiato e ora lavorano in azienda mettendoci le mani e la faccia: dietro le quinte anche mamma Natalia che si è lasciata trasportare in questa avventura e una squadra di collaboratori che ormai sono una nuova famiglia”.
La cantina ha stilato un proprio manifesto, un decalogo del vino che crede: nel vino come esperienza, quando viene degustato ascoltando una canzone o perdendosi in un film; nel bicchiere mezzo pieno come riconnessione culturale; nella forza del vino di saper veicolare idee, incontri, persone; nell’emozione di incrociare e lasciarsi coinvolgere dalle storie; nelle persone che con un bicchiere di vino in mano si sciolgono in chiacchiere infinite; nella bellezza della fatica, come quella di una salita in bicicletta e di un vino ristoratore; nella responsabilità di sensibilizzare al rispetto della natura; nella ricerca di luoghi silenziosi per ritrovarsi, come l’ombra di un albero di ulivo; nell’impegno e nella costante ricerca di crescita e maggiore qualità, senza risparmi di energia; nel rispetto della terra che coltiviamo come prestito per il domani.
Tutti i prodotti sono vinificati soltanto con uve di proprietà seguite direttamente in ogni fase della produzione, con l’uso di una nuova cantina “completamente rivestita in legno di larice naturale in uno spazio già destinato alla stalla in disuso” progettata “in un’ottica di efficienza energetica e sostenibilità dell’edificio, oltre ad una grande attenzione al rispetto di un ciclo rispettoso dell’ambiente ed efficiente in termini di risorse”.
Dell’intera produzione a sorprenderci particolarmente sono state le bollicine, semplici e contadine, quindi autentiche e cariche di valori.
Quelle del Garganega La Gobbetta Sur Lie Frizzante si presentano con un bouquet di pera Williams e percezioni di pasticceria, mentre al palato si parte dall’amaricante della genziana per spostarsi sulla pera e ancora limone, yuzu, ribes bianco.
Lievemente cremoso e sapido, ha una beva decisamente ghiotta.
Il Colli Euganei Frizzante si chiama Serprino in omaggio al nome dialettale dell’uva Glera qui in purezza che parte da un corredo olfattivo agrumato per precisarsi in bocca tra susina bianca, cedro, pera Williams, gelée di limone e mandarino candito.
Minerale, spumoso, irresistibile, dalla beva favolosa.
Bolle dolci per il Fior d’Arancio Colli Euganei Spumante, 100% moscato giallo caratterizzato da un trionfale profumo di zagara e da sapori di cedro candito, fico essiccato, mandorla tostata, cannella e panna fresca. Esuberante, formidabile.
I descrittori principali si rinvengono anche nella versione ferma del Fior d’Arancio Colli Euganei Secco, dove però emergono con maggiore nettezza note fruttate esotiche e quelle dolci della Sultanina appassita.
Proseguendo tra i bianchi incontriamo il Garganega Macerato dal bouquet floreale e dai gusti di litchi, albicocca essiccata e alloro, con echi balsamici.
Il Manzoni Bianco Colli Euganei omaggia la pesca tanto al naso che al palato, aggiungendo note di vaniglia, agrumi e spezie orientali.
Maggiormente aromatico il Malterreno che al Manzoni Bianco aggiunge Tai, Garganega e Moscato bianco, alimentando una complessità che vede la frutta tropicale in evidenza al naso, mentre il gusto ritrova nettarina, melone gialletto di Paceco, banana e maracuja.
I rossi provengono tutti da vitigni internazionali del taglio bordolese.
Il Colli Euganei Silvano è un Merlot che rende al naso il sottobosco e in bocca invece gelso, sorbo e liquirizia. Vino dalla grande capacità seduttiva.
Il Colli Euganei Poggio Ameno è un Cabernet dal bouquet floreale che punta sull’eleganza e la facilità di beva, irretendo con mora di rovo, prugna e marasca.
Il Colli Euganei Ortone infine è un blend agile e dinamico di 50% Merlot, 25% Cabernet Franc e 25% Cabernet Sauvignon che affascina il naso con note di tabacco e cuoio, prima di conquistare il palato con visciola, susina di Dro, lampone e un pizzico di pepe nero.
Ulteriori dettagli su questa esperienza produttiva li abbiamo chiesti a Silvia Gardina che ci ha risposto nel video seguente.
Info: https://quota101.com/en/home/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/quota-101/