Il Chiostro Normanno a Lipari (Isole Eolie), benedetto dal turismo…
Il Chiostro Normanno di Lipari è un angolo di grazia rarefatta che si nasconde tra le trame architettoniche del complesso del duomo di San Bartolomeo.
Come denuncia il nome, è eredità dei Normanni che varcata la soglia dell’anno 1000 si attivarono per dare nuova vita a Lipari che si era spopolata a causa di ripetute invasioni arabe. Il compito fu sostenuto dagli ineffabili monaci benedettini che non mancarono di portare bellezza anche sulla maggiore delle Eolie.
I successivi rivolgimenti della Storia portarono nuova distruzione nell’isola e un cambio di utilizzo per questo sito, usato anche come cimitero e poi dimenticato, sopraffatto da nuove costruzioni.
La riscoperta è avvenuta poco meno di quarant’anni fa, quando venne causalmente notato e poi caparbiamente riportato alla luce.
Oggi rifulge di una poesia fuori dal tempo. Bastano pochi passi per percorrerlo interamente, eppure ci si riempi a sazietà gli occhi di grazia.
Non soltanto per l’armonia della costruzione, ma per la sensazione che il luogo sia in grado di parlarti, magari di tutti i rutilanti eventi di cui è stato testimone, mentre l’evoluzione della civiltà progrediva tumultuosamente.
I turisti lo hanno adocchiato da tempo e qualcuno si è organizzato di conseguenza: tanto che dentro la cattedrale di San Bartolomeo da cui si accede al sito è stato allestito un vero e proprio shop, un negozio in piena regola non di oggetti sacri ma di ammennicoli per turisti, il quale funge anche da biglietteria per la visita al Chiostro.
Ma, secondo i testi ritenuti sacri dai credenti, i mercanti non erano stati cacciati dal tempio dal fondatore della religione cristiana?