Il Mais Rostrato De.Co. di Rovetta (BG), salvato da Giovanni Marinoni
Con la sua farina, si prepara la polenta più buona che abbiamo mai mangiato nella vita, eppure abbiamo rischiato di perderla questa immensa squisitezza, perché il Mais Rostrato Rosso di Rovetta è arrivato a una passo dell’estinzione: se si è salvato è esclusivamente merito di un eroico agricoltore del posto, Giovanni Marinoni, il quale non si è arreso e ha lottato contro la sua progressiva scomparsa.
Parliamo di un uomo dall’età importante che ha continuato a coltivare questa rarità anche quando avrebbe potuto godere di un meritato riposo, ma ha compreso che la sua era anche una lotta a favore della biodiversità e così non si è risparmiato.
La sua dedizione ha contribuito a fare diventare questo mais un caso internazionale, spingendo studiosi di tutto il mondo ad affrontare lunghi viaggi per venire a conoscere questo mais, con lo scopo di contribuire alla sua salvaguardia.
Quando siamo andati a intervistarlo, ci ha commosso per la sua semplicità ma anche per la tigna di un uomo volenteroso e generoso. Ci ha raccontato quel mais dalle sommità ricurve e pungenti, delle sue lontanissime origini storiche e attualissime qualità organolettiche.
Poi, davanti alla telecamera, ci ha fatto vedere come lo lavora una volta raccolto.
E’ tale il legame di questo prodotto della terra con la sua zona di elezione, da essere oggetto di grande attenzione da parte della Pro Loco di Rovetta, la quale, in una pagina del sito appositamente dedicata, racconta come sul territorio “accanto ai mais gialli di recente selezione, si produce ancora oggi una qualità di mais che ha conservato intatto nel tempo il proprio prezioso patrimonio genetico: si tratta del mais rostrato rosso che Giovanni Marinoni, appassionato coltivatore rovettese, ha gelosamente e sapientemente conservato nel tempo, preservando fino ad oggi uno straordinario esemplare di mais vitreo; la sua farina, mischiata in genere con altre di mais giallo, è infatti particolarmente indicata per la preparazione della tradizionale polenta bergamasca” (www.prolocorovetta.it).
Viene poi ricordato come la Condotta Slow Food delle Valli Orobiche abbia “dimostrato in numerose occasioni come la farina di rostrato rosso di Rovetta, rigorosamente macinata in un mulino a pietra con certificazione biologica, si presti alla preparazione dei più svariati piatti, compresi i dolci”.
Altra tappa, nel 2010, è stato l’avvio da parte dall’Associazione L’Era del ’900 di un progetto “per la valorizzazione di questa varietà di mais che vede coinvolti anche il Comune di Rovetta, il Parco delle Orobie Bergamasche e l’Università di Pavia con la sua banca del seme”.
Infine, passaggio decisivo nel 2011, quando il Comune di Rovetta ha “deliberato per il Mais rostrato rosso di Giovanni Marinoni il marchio De.Co. (Denominazione Comunale), al fine di preservare la tipicità di questa varietà di mais rovettese dalle caratteristiche così uniche”. Da qui l’ingresso nel Network Internazionale dei mais antichi, “un organismo che associa sette mais allo scopo di valorizzarne la biodiversità e di promuoverne la conoscenza e la diffusione”.
L’orgoglio per tale rarità ha condotto alla creazione dell’associazione Rosso Mais, sul cui sito si trovano le caratteristiche biologiche: “questa varietà si distingue per il colore arancione/rosso intenso delle sue spighe, per una granella vitrea o semi-vitrea e per il rostro dei suoi chicchi (detto rampì in bergamasco) a cui deve il nome; la farina che se ne ricava, macinata a pietra, ha un colore bruno carico con presenza di fibre rosse, odore di cotto, sapore dolce, aroma intenso, amalgama granulosa e ruvida”.
Segue l’invito agli acquirenti a verificare che la farina e tutti i prodotti che ne discendono riportino in etichetta il marchio De.C.O. e/o quello dell’Associazione Rosso Mais, i quali “garantiscono la provenienza del mais dai territori d’origine”.
I produttori autorizzati di mais rostrato rosso sono Azienda Agricola Beccarelli Bruno di Rovetta, Azienda Agricola Cà di Lene di Songavazzo, Azienda Agricola Visinoni Angelo di Rovetta, Cantiere Verde Cooperativa Sociale di Cene, tutti in provincia di Bergamo.
(Il video qui pubblicato è stato realizzato da Andrea Marchi, a cura di Silvia Tropea Montagnosi, per l’iniziativa Galà per Marini del 2013, curata dagli Amici dell’Accademia Carrara con Cobe Direzionale e The Exnovo)