Il menù degustazione “Crescendo Rossiniano” del Rossini Bistrot di Pesaro, cultura da mangiare
Un immenso compositore che sapeva essere geniale pure nella cucina, ma nella natia Pesaro nessuno aveva avuto il grande intuito di dedicare un intero locale alla sua passione gourmet, almeno prima dei gestori del Rossini Bistrot significativamente collocato in quella via Passeri nella quale sono esposti striscioni con i titoli delle opere del Maestro, un omaggio che il ristorante citato invece ha tradotto in un menu narrato chiamato Crescendo Rossiniano, scandito da piatti legati alle sue preferenze gastronomiche.
Si tratta di una proposta che lega la cultura del cibo ad alta selezione delle materie prime, ricerca storica, affabulazione, tecnica ai fornelli, tutto governato da un raffinato quanto intrigante storytelling capace di irretire il commensale, trasportandolo nel mondo dell’esperienza sensoriale e insieme intellettuale.
Il menu così segue i gusti a tavola di Rossini, mettendo insieme qualche ricetta di sua diretta invenzione e altre create basandosi sugli alimenti che più ha amato.
Il percorso si apre con un Piccolo Benvenuto Iniziale, solitamente uno sfizio che gioca con croccantezza e cremosità oltre ad attingere a tutte le sfumature sensoriali…
… per partire con le Olive all’ascolana “che il Maestro si faceva spedire da Ascoli durante i soggiorni a Parigi”, qui nell’ottima versione dell’Antica Macelleria Mandozzi di Castel di Lama (AP), magari insieme al foie gras…
… da accompagnare con l’eccellente pane fatto in proprio nel locale…
… quindi i tortellini della casa “resi ancor più golosi da una crema di Parmigiano Reggiano e generose scaglie di tartufo nero del Montefeltro”, ma soprattutto dal cuore di mortadella per la quale Rossini aveva una vera passione…
… fino a un trionfale capolavoro, il leggendario Filetto alla Rossini da lui creato che “racconta il suo amore per la carne, il foie gras e il tartufo”.
Imperdibili pure i dolci, come quelli che omaggiano il periodo napoletano di Rossini, dalle perfette sfogliatelle ricce…
… a un fantastico babà arricchito da crema e frutti rossi della regione.
Interessante la selezione dei vini, con diverse referenze tipiche del territorio, come il vino alle visciole da accompagnare ai dolci.
Un menu all’insegna di una frase simbolo di Rossini: “mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama vita e che svanisce come il perlage d’una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo!”.
Una degustazione ammaliante capace di rendere sognante la tavola e più intensa la permanenza in città.
Info: http://www.rossinibistrot.it/