Il Museo Crespi Bonsai di Parabiago (MI), esposizione unica al mondo di meravigliose piante secolari
Fusti e rami che si arzigogolano creando magnifiche volute di rara grazia estetica, la miniaturizzazione delle dimensioni che ti costringe ad aguzzare lo sguardo recuperando il senso perduto dell’osservazione attenta, creature vegetali millenarie in grado di restituire il senso supremo del tempo e il significato profondo del panta rei: riassume tutti questi valori aggiungendo la gioia della meraviglia per la vista il Museo Crespi Bonsai di Parabiago in provincia di Milano, esponendo una preziosa collezione di piante secolari, vasi e libri antichi unica al mondo nel suo genere.
Si tratta di un perfetto quanto singolare esempio di negozio-museo, in cui l’esercizio commerciale lascia spazio anche a un allestimento teso alla divulgazione scientifica, fornendo interessantissime nozioni di botanica e cenni alla civiltà orientale, tutto questo mentre si rimane a bocca aperta davanti allo splendore dei bonsai, ovvero quegli alberi coltivati in una maniera particolare tesa a mantenerli sempre piccolissimi, quasi dei modellini viventi di specie arboree normalmente di medie e anche grandi altezze.
Un fenomeno noto agli appassionati ma che nessuno ha organizzato e proposto al pubblico meglio di questa struttura, soprattutto da quando ha deciso nel 1991 di fondare “il primo museo permanente al mondo di bonsai”, consentendo in questo modo “a coloro che desiderano avvicinarsi a questa cultura, la possibilità di ammirare una preziosa collezione che comprende alberi che portano sulla loro corteccia i segni dei secoli trascorsi, vasi di grande pregio, fra cui spiccano contenitori per bonsai di epoca Qing, Tokugawa e Meij di eccezionale fattura e libri antichi”.
La struttura del Museo “in cemento e acciaio, abbinata a materiali naturali come l’ardesia e la pietra di barge, dà risalto ai magnifici esemplari esposti su tavoli di pietra e di legno, alberi che sono stati educati dai più famosi maestri giapponesi tra i quali Kato, Kawamoto, Kaneko, Kawahara, Ogasawara e altri”.
Tra le piante più stupefacenti, un Juniperus chinensis var. sargentii di quasi 200 anni, appartenente alla famiglia del Ginepro, una delle varietà più apprezzate nel mondo dei bonsai, con quella sua chioma di rara armonia…
… o il Pino bianco di Miyajima con il suo tronco sinuoso frutto di 450 anni di attorcigliamenti…
… fino al pezzo più significativo della collezione che “è senz’altro il millenario Ficus retusa Linn, collocato al centro di una pagoda”, con oltre 1000 anni di vita, il quale incanta grazie ai suoi oltre 3 metri d’altezza.
Tra le scoperte, i suiseki, piccole pietre modellate dalla natura fino a fare loro assumere forme incantevoli, come questa pietra a Crisantemo che vedete sotto.
Oltre all’emozionante visita al museo, è altamente consigliato un giro nel vivaio del negozio, perché anche i bonsai in vendita sono tutti da ammirare.
Una delle esperienze più originali che si possano fornire alla nostra sete di conoscenza, capace di stimolare anche momenti di pace e altri di meditazione, immersi nel verde e in un prodigioso esempio di intervento virtuoso dell’uomo sulla natura.
Info: https://www.crespibonsai.com/it/content/15-museo-crespi-bonsai