Il Museo del Pane di Vito Forte ad Altamura, in un antico forno la storia di un vanto pugliese
E’ un’esposizione museale multisensoriale non soltanto per criterio allestitivo ma anche perché è tale la suggestione quando lo visiti che il profumo della panificazione di un tempo lo avverti a prescindere, immaginando chiaramente certi sapori di una volta capaci di diventare identitari, come accade ad Altamura in provincia di Bari, dove si trova l’interessantissimo Museo del Pane di Vito Forte, nome che evoca un’istituzione del posto diventata anche orgoglio per tutta la Puglia.
Questo Museo del Pane infatti nasce per volontà del fondatore della Oropan, Vito Forte, al fine di “consacrare l’Antico Forno Forte quale luogo, di condivisione del sapere, circa la storia del pane, il legame di Altamura con il suo pane e del legame che unisce, da sempre, la sua figura, la sua azienda, al pane e ad Altamura”.
La struttura si trova in uno degli affascinanti vicoli che si sondano intorno alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, in via Onorato Candiota 2, dentro “uno dei forni medioevali più antichi di Altamura, in cui all’età di 11 anni un giovanissimo garzone, Vito Forte, inizia a coltivare il suo sogno, passando in bicicletta, di casa in casa, per ritirare il pane impastato dalle massaie, per portarlo a cuocere in quel forno; oggi quel forno è stato ripristinato per lasciare non solo testimonianza di una storia di successo imprenditoriale ma per dare dimora e diffusione alla storia del Pane di Altamura”.
Il percorso espositivo incrocia diverse narrazioni, come la storia del forno in cui è allestito, del quale “si hanno testimonianze mediante ritrovamenti di un atto notarile di compravendita che lo fanno risalire al 1300”…
… quindi l’ancestrale vicenda del pane, la quale “ha avuto inizio quando un recipiente con farina e acqua fu lasciato a lungo vicino al fuoco, e ci si accorse che gli ingredienti tendevano a rassodarsi e a creare un impasto omogeneo”…
… fino all’epopea personale di Vito Forte che nel 1956 dà inizio alla sua avventura chiedendo “di poter prestare la sua attività in qualità di garzone-fornaio nell’antico forno medievale della città altamurana”.
Le emozioni sono alimentate da semplici ma efficaci giochi di luce, come la vivida illuminazione rosso fuoco che evoca il forno acceso…
… dall’illustrazione delle materie prime impiegate…
… e di tutti i prodotti che ne scaturiscono…
… dalla proiezione di vecchie foto con effetto nostalgia garantito…
… dall’esposizione in chiave archeologica di reperti trovati scavando nell’edificio stesso…
… e dall’azione pedagogica di alcune didascalie chiare, rese ancora più intellegibili dal contributo di immagini e infografica.
Un museo a dir poco necessario in una località che si definisce la città del pane, quindi in perfetta armonia con il contesto culturale del luogo, tanto da rendere importante visitarlo se si vuole comprendere a fondo la vera anima di Altamura.
Info: https://www.museodelpaneforte.it/il-museo/