Il Museo dello sbarco in Sicilia, un’epopea alle Ciminiere di Catania
Uno dei musei di maggiore impatto emotivo d’Italia. Restituisce tutta la drammatica epopea della seconda Guerra Mondiale il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia – 1943 allestito nel complesso Le Ciminiere di viale Africa a Catania.
Lo fa attraverso soluzioni scenografiche e dispositivi esperienziali capaci di farti sentire letteralmente al centro delle operazioni belliche.
Il museo è incentrato sull’avvenimento storico “che avviò la Sicilia e l’Italia tutta verso la liberazione dall’occupazione tedesca”, iniziato il 10 luglio 1943 quando “gli americani e gli inglesi sbarcarono nella parte orientale della nostra Isola rispettivamente nei pressi di Gela e presso le coste di Augusta”, occupando “facilmente tutta la Sicilia occidentale, mentre in quella orientale gli inglesi e i canadesi incontrarono l’urto della resistenza germanica” (Denis Mack Smith).
Il percorso espositivo “ripercorre le tappe degli scontri di guerra che si svolsero soprattutto nella Sicilia occidentale come Gela, Augusta, Agira, Floridia, Troina, Ponte di Primo Sole, Catania, Messina”.
Ce lo racconta un importante giornalista etneo che ha lavorato alacremente al suo allestimento, Ezio Costanzo, noto anche come fotografo di pregio.
Obiettivo dichiarato della Provincia di Catania che gestisce il museo è di farne “un luogo di trasmissione della memoria storica”, quindi non soltanto una raccolta di antichi reperti, ma “un luogo attivo che interagisce con i visitatori”.
Questo avviene in particolare quando si entra nella ricostruzione di un rifugio antiaereo: ti accomodi su una panca e improvvisamente partono gli inquietanti rumori dell’emergenza bellica, mentre tutto l’ambiente inizia a vibrare, dandoti la viva sensazione di essere al centro di un bombardamento. Ve ne offriamo un assaggio.
E’ il momento più interattivo di un’esperienza che si snoda “attraverso la riproduzione di contesti” come un piccolo quartiere d’epoca della Sicilia che fu e la riproduzione di ambienti distrutti dai bombardamenti.
“Lungo il percorso una cartellonistica fotografica e testuale illustra l’avanzata americana, mentre dei monitor trasmettono simultaneamente immagini della avanzata delle truppe americane ed inglesi”.
E ancora, video e foto originali del tempo, testimonianze di chi c’era, plastici, riproduzioni di ambienti in scala reale, statue di cera, reperti autentici come divise militari e armi.
Potente la suggestione conclusiva, resa dalla ricostruzione “del cimitero inglese che si trova alle porte di Catania, verso Siracusa, ove riposano le spoglie dei caduti: su un pannello luminoso, posto ai piedi di una scultura bronzea, scorrono i nomi di tutti i caduti”.