Il Nebbiolo a conduzione familiare di Fabrizio Pinsoglio nel cuneese, dal centro focale del Roero
Quando dalla cantina a conduzione familiare di Fabrizio Pinsoglio ti inviano immagini dell’azienda, il soggetto più importante ritratto è una splendida collina circondata da quella nebbia che sta proprio alla base semantica del vitigno Nebbiolo, con una didascalia che recita “paesaggio tipico del Roero”, sintetizzando così nel migliore dei modi il legame profondo tra quest’area, il suo terroir e la propria uva elevata a simbolo.
Siamo nella frazione di Madonna dei Cavalli, a Canale in provincia di Cuneo, zona che proprio per il suo legame con la vitivinicoltura è stata proclamata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Due le declinazioni aziendali di questo magnifico vitigno.
Il Nebbiolo d’Alba proviene da uve coltivate su “terreni con prevalenza di sabbie di origine marina e marne, esposizione Est-Sud-Ovest, altitudine 250 m.s.l. e resa media di uva per ettaro 60 quintali”.
La tecnica di vinificazione e invecchiamento prevede “pigiatura soffice, fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata: dopo la svinatura il vino viene posto ad affinare in botte grande (1500 l) per un periodo che oscilla tra i 12-14 mesi; dopo avviene l’assemblaggio in inox ove il vino vi rimane per qualche mese fino all’imbottigliamento”.
Il bouquet è pieno e avvolgente, con una stuzzicante nota pepata adagiata su un’atmosfera erbacea boschiva.
Intensamente tannico e dalla marcata impronta zuccherina, al gusto suggerisce gelso nero, mirtillo, Ramassin e carruba.
Il suo sorso materico si impadronisce della bocca, conducendola carezzevolmente verso un finale caldo e amabile impreziosito da spezie orientali.
Per il produttore l’abbinamento è “perfetto con arrosti di vitello, pollame pregiato e selvaggina da penna sia arrosto che allo spiedo, ideale con piatti a base di tartufo e formaggi stagionati”.
Altra declinazione di Nebbiolo in purezza nel Roero Riserva con uve provenienti da “terreni con prevalenza di sabbie di origine marina e marne, esposizione Est-Sud-Ovest, altitudine 260 m.s.l., resa media di uva per ettaro 50 quintali”.
Passando alla vinificazione “dopo un attento diradamento in vigna l’uva viene pigiata e messa a fermentare in vasche d’acciaio a temperatura controllata: dopo la svinatura il vino viene posto in tonneaux (500 l); la durata dell’affinamento in legno è due anni, dopo di che avviene l’assemblaggio in vasca ove il vino vi rimane per qualche mese: il vino non viene subito messo in vendita poiché dopo l’imbottigliamento viene collocato in un locale a temperatura costante per un anno; questo procedimento permette di sviluppare tutte le caratteristiche per consentire un lungo invecchiamento: il vino entra nel mercato tre anni dopo la sua vendemmia”.
Fantastico il suo impatto olfattivo ricco della freschezza dei frutti rossi, intenso e stimolante.
I tannini si fanno sentire subito insieme a un fantastico sottofondo di dolcezza corroborato da un sorso cremoso e possente.
Il palato avverte mora di rovo, visciola, ribes rosso, composta di prugna e sensazioni terrose di te pu-her.
Una suadente acidità ne rende irresistibile la beva, sfociando in un finale avvolgente.
Abbinamenti suggeriti “con arrosti di vitello, selvaggina sia arrosto che allo spiedo”.
Interessantissimi i dettagli su questa produzione forniti da Andreina Tarasco nel video seguente.
Info: https://www.fabriziopinsoglio.com/it/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/pinsoglio-fabrizio/
Progetto Espressioni di Nebbiolo: https://www.propostavini.com/i-nostri-progetti/espressioni-di-nebbiolo/