Il Parco Archeologico Neapolis di Siracusa nel degrado totale
Uno dei luoghi di memoria storica più importanti della Civiltà lasciato nel più completo abbandono, tra incuria e disservizi: è quanto ha riscontrato il nostro collaboratore Fabio Liggeri nel corso di una recente visita al Parco Archeologico Neapolis di Siracusa.
Esperto di viaggi, raccontati nel seguitissimo sito Viaggio Ergo Sum (www.viaggioergosum.com), Fabio ha manifestato il suo sconcerto davanti allo scempio del Parco Archeologico Neapolis in un appassionato atto d’accusa pubblicato sulla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/fabio.liggeri/posts/10210648361218933).
Diversi i punti dolenti.
A partire dal costo d’ingresso di 10 Euro, senza alcuna riduzione per gruppi o anziani, soltanto due diversi sconti per minori di 18 e 26 anni: “il prezzo non è esattamente economico per una famiglia numerosa” nota Fabio, “ma siamo felici di pagare, illudendoci che queste somme verranno utilizzate per la manutenzione del parco”.
Non è così, perché davanti ai suoi occhi appare uno spettacolo desolante: “erba alta, spazzatura, sentieri chiusi senza alcuna segnalazione, ovvero cammini per centinaia di metri ritrovandoti poi in un vicolo cieco, dovendo tornare indietro senza aver visto nulla”.
Fabio osserva i volti di “centinaia di visitatori da ogni parte del mondo con espressioni confuse, sconvolte”, aggiungendo l’aggravante “dei parcheggiatori mafiosi che raggirano gli stranieri (e i locali) chiedendo un assurdo pizzo, mentre le volanti di carabinieri e polizia municipale passano per quelle strade ignorando beatamente questa estorsione quotidiana”, cui si aggiunge “l’immondizia e la fatiscenza di uno dei luoghi più belli e famosi della Sicilia”.
Ci ha provato Fabio a individuare le responsabilità, ma “quando chiedi in giro di chi sia la colpa, c’è il solito scarica-responsabilità omertoso che rimbalza tra comune, regione e soprintendenza”.
“La verità è una sola ed è semplice” per Fabio, “qui qualcuno si sta arricchendo parecchio; per intenderci: parliamo di un parco archeologico enorme, circa 240.000 metri quadri, visitato ogni giorno da centinaia, se non migliaia di persone, fatevi due conti…”.
Nel video che segue, trovate la documentazione di questo disastro.