Il Ristorante Polo a Pesaro, identità locale e tradizioni marchigiane nel piatto
Un mirabile esempio di come la ristorazione colta assuma il ruolo fondamentale di espressione culturale, promozione turistica, presidio territoriale, associando gli strumenti del marketing e della buona comunicazione con l’eccellenza culinaria: questo gioiello è il Ristorante Polo in viale della Repubblica 64 a Pesaro, dove porta in tavola i piatti identitari strettamente locali e capisaldi della tradizione gastronomica delle Marche.
In particolare appare il locale che più di tutti (se non l’unico) ha capito l’importanza di una ricetta come i Passatelli al Pesce, talmente legata inscindibilmente alla città di Pesaro da avere ottenuto la certificazione di prodotto De.Co., ovvero a Denominazione Comunale, sigla assegnata in presenza di documentazione ufficiale che ne attesti il rapporto con una collettività.
Un piatto di fenomenale bontà, qui servito con straordinaria opulenza del condimento di frutti di mare sgusciati, impreziosito da Parmigiano Reggiano, uova e pane grattugiato, mentre brilla la suadente fragranza dell’impasto fatto in casa.
Autoctona anche la preparazione delle Cres tajat con Vongole e Ceci, pasta tipica “a base di polenta e farina, tipo maltagliati con vongole sgusciate, pomodoro e ceci”, semplicemente stratosferica esplosione di gusto.
Da non perdere anche la pasta ripiena, golosa in tutte le declinazioni
Il capolavoro intellettuale del ristorante è il recupero e la valorizzazione della Barbajata, dichiarato omaggio a Rossini come testimonia un dépliant che arriva insieme a questo dolce, nel quale si narra che il Maestro fu nominato direttore musicale del Real Teatro San Carlo di Napoli da Domenico Barbaja, la cui fortuna iniziò quando ebbe l’idea di unire la cioccolata con il caffè e la panna creando la bevanda da cui prende il nome il citato dolce, qui trasformato in dessert con la personalizzazione dell’aggiunta di un biscotto alla Moretta, simbolo della vicina Fano.
L’esito è una delizia fenomenale composto da Biscotto bagnato alla Moretta (caffè, brandy, rum, Varnelli), strato di crema al caffè e cioccolato bianco, cioccolata liquida fredda e schiuma al cappuccino, tra gli esiti pasticceri più alti del Paese.
Imperdibile anche un’altra squisitezza territoriale, il Bostrengo d’Urbania, dolce tipico della provincia di Pesaro e Urbino a base di riso, cacao, frutta secca, servito caldo su salsa di lamponi e sorbetto al frutto della Passione.
Eccezionale nell’unire freschezza fruttata e spinta zuccherina.
Ma tutti i dolci meriterebbe una prova, garantendo alto livello di golosità e perfetta fattura.
Ottima la carta dei vini, attenta nell’offrire realtà marchigiane tutte da scoprire e apprezzare.
Un plauso al gestore, generoso nell’offrire racconti di ogni piatto e spiegazioni dei valori storici delle portate.
Un passaggio fondamentale per comprendere la vera anima di Pesaro.
Info: https://www.polopesaro.com/