Il Teatro Scientifico Bibiena, gioiello settecentesco di Mantova
Una meraviglia che ti irretisce tanto per la grazia architettonica quanto per il fascino di una storia gloriosa: è il Teatro Scientifico Bibiena che sprigiona il suo splendore in via Accademia a Mantova.
La città ne ha fatto giustamente motivo d’orgoglio, tanto che nel sito del Comune si racconta come sia stato costruito tra il 1767 e il 1769 su progetto di Antonio Galli Bibiena “su commissione del rettore dell’Accademia dei Timidi, conte Carlo Ottavio di Colloredo, con la finalità di ospitare principalmente adunanze scientifiche, ma aperto anche a recite e concerti”, da cui quindi l’appellativo di scientifico.
Il talento di chi ha lavorato alla sua progettazione, edificazione e decorazione ha portato alla creazione di “un gioiello squisito per gli equilibri fra movimento ed eleganza e una delle formulazioni architettoniche più significative del tardo Settecento europeo”.
La storia di ciò che vi è accaduto dentro è non meno portentosa, fin dall’inizio, visto che “poco più di un mese dopo l’inaugurazione, il 16 gennaio 1770 il giovinetto Wolfgang Amadeus Mozart, appena quattordicenne, giunto a Mantova durante la sua prima tournée italiana, consacrava l’incipiente vita del teatro scientifico tenendovi, insieme al padre Leopold, un memorabile concerto”. Il padre di Mozart si spinse addirittura a definire il Bibiena come il teatro più bello del mondo.
Abbiamo catturato con la nostra telecamera alcuni sprazzi di questo splendore.
Info: www.comune.mantova.gov.it