La Baita dei Sapori del Sud a Uboldo (VA), pizza e cucina valide ma da assestare
Un esperimento frutto di una forte e forse troppo precoce ambizione, ma in attesa di capire se e come proseguirà, è il caso di fare qualche riflessione sul locale di ristorazione La Baita dei Sapori del Sud nella sede distaccata di Uboldo in provincia di Varese.
E’ il progetto dichiaratamente gourmet del giovanissimo Cristian Romano (classe 1994) si trasportare verso i territori dell’alta cucina alcuni capisaldi della gastronomia meridionale, a partire dalla pizza, attraverso l’impiego di materie prime di qualità, rarità dall’universo Slow Food e soprattutto abbinamenti che tentano l’azzardo ma a volte peccano di concretezza.
Tanta attenzione al cibo non la si ritrova parimenti nell’organizzazione, come si legge da più parti, così ci è capitato di provare il locale nel periodo invernale senza il valido ausilio dei riscaldamenti: il guasto sarà pure stato casuale ma il disagio era certamente reale, comunque lenito dalla cortesia del personale che ha fatto di tutto per aiutarci a superare il problema.
Il locale si definisce anche antipasteria quindi abbiamo voluto testare qualche classico, come le bruschette farcite con il pomodoro, realizzate come da manuale…
… mentre la prova del fritto, sia pure positiva nel sapore, ha fatto sorgere qualche perplessità sull’equilibro tra croccantezza esterna e morbidezza interna nonché sul livello di oleosità, pertanto non ci ha fatto mantenere il proposito di provare successivamente tutte le pietanze in carta in questo ambito.
Trattandosi di una dichiarata “pizzeria napoletana” su questa ci siamo concentrati.
Qui è apparso ancora poco centrato il progetto di pizza gourmet, poiché le versioni più ardite non sono sembrate all’altezza delle soluzioni più classiche, così le declinazioni con meno ingredienti sono apparse decisamente più a fuoco…
… rispetto a combinazioni di gusti fantasiose sulla carta ma poi molto povere di emozioni al palato, con qualche leziosità di troppo, come l’eccesso di creme poste a copertura con intenti estetici poco apprezzabili.
Dal punto di vista dei sapori sperimentali si salva la Nonna Maria che riesce a evocare l’atmosfera di casa partenopea con l’impiego del ragù napoletano e delle polpette al sugo, idea non originale già praticata altrove forse anche meglio, ma pure qui soddisfacente.
Dalla decantata attenzione per l’impasto ci saremmo aspettati di più anche sotto questo aspetto, invece, malgrado l’alveolatura e l’indubbia leggerezza ci è sembrato non perfetto sotto l’aspetto dell’umidità, della completezza della maturazione e della fragranza.
Da riportare comunque il convinto gradimento popolare dei gusti delle pizze anche al nostro tavolo.
Clamoroso invece il babà della pasticceria di Pasquale Marigliano a Nola (NA) magnificamente e abbondantemente bagnato con punch al rhum invecchiato e infuso di bucce di agrumi e vaniglia Bourbon, uno dei più buoni mai provati e capace di lasciare un buon ricordo della tavola.
Ottimi pure i liquori della casa, con in testa un eccelso limoncello.
La sensazione è di un locale dalle buone intenzioni ma gestito ancora con qualche inesperienza che certamente sarà il tempo a colmare: basterebbe attenuare la voglia di stupire e seguire di più il pragmatismo del palato per fare il salto di qualità.
Le altre sedi della catena sono segnalate a Paderno Dugnano, Garbagnate Milanese e Cassina Nuova.
Info: https://www.facebook.com/labaitadeisaporidelsud