La birra al Radicchio di Ivan Borsato, birraio trevigiano
Amaro più amaro: il risultato? Una frizzante squisitezza confluita nella birra al Radicchio Rosso IGP di Treviso, creazione di Ivan Borsato, mastro birraio del Microbirrificio Casa Veccia di Camalò (Treviso).
L’idea è nata nel 2013, stimolata dalla collaborazione con Paolo Manzan che, oltre a essere il titolare dell’azienda agricola Nonno Andrea che fornisce la materia prima, è anche il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Treviso Igp.
Il risultato è una birra di grande originalità che si distingue nella ormai sterminata produzione brassicola artigianale italiana.
I toni di amaro del luppolo e quelli del radicchio si fondono mirabilmente, creando una birra di grande personalità che si presta a mille abbinamenti gastronomici, ma che è molto interessante anche degustare da sola.
Si avverte chiaramente l’anima trevigiana, il sentore delle terre della Marca.
“Il birrificio nasce nel 2010 dopo una breve esperienza come homebrewer”, si racconta sul sito di Borsato: “il progetto non nasce dalla birra fine a se stessa, ma dal cibo”, con lo studio dell’abbinamento che “è alla base di ogni ricetta”.
Dopo l’exploit della birra al radicchio, “nel 2015 inizia un progetto, quello di portare nella vostra tavola birre simbolo del territorio italiano”, come la Saison ai grani antichi siciliani (quelli di Filippo Drago dei Mulini del Ponte di Castelvetrano), quindi una chiara al Mais Biancoperla (in collaborazione con l’azienda Borgoluce di Susegana, Treviso).
Ma sono molte altre le birre di Borsato, come ci racconta Omar Piovesan.
Info: www.ivanborsato.it