La Casa Museo di Giovanni Verga a Catania, tra biografia e letteratura
Un’esposizione che associa spunti biografici, memoir tridimensionale dal vero, racconto di un’epoca: è raccolta tra le stanze della Casa Museo di Giovanni Verga a Catania in via Sant’Anna n. 8, strategicamente collocato nel cuore barocco della città.
Sulla pagina ufficiale del sito del Polo Regionale di Catania per i siti Culturali, Santa Sorbello descrive l’edificio come “un palazzo borghese di fine Settecento, impiantato su parte delle strutture preesistenti del piccolo convento dei Padri Trinitari della Redenzione dei Captivi”, il quale dopo varie vicissitudini viene acquistato dagli avi materni del Verga.
E’ qui che “Giovanni Verga nacque nel 1840, visse la sua infanzia e la sua vecchiaia, allontanandosi da questa casa e dalla città in età adulta per inseguire la grande passione della scrittura: nella stessa casa morirà nel mese di gennaio del 1922”.
Con felice e quasi necessaria intuizione l’abitazione è stata allestita in maniera da rientrare nella categoria delle case-museo, sempre più diffusa e preziosa, in grado di irretire con un singolare intreccio di istanze culturali. L’itinerario di visita “conduce alla scoperta di questa casa, dei suoi dettagli intimi e di quel grande fenomeno ottocentesco che fu il Verismo italiano, di cui Giovanni Verga è stato il massimo esponente”.
La struttura vede al primo piano la biblioteca con “un’importante raccolta pubblica che ospita libri e manoscritti originali dei fondi archivistici e librari di Luigi Capuana e di Federico De Roberto”, mentre “al secondo piano si trova l’appartamento privato dello scrittore, divenuto monumento nazionale nel 1939”.
Il tragitto prevede un’immediata immersione nella dimensione libraria, con pagine di giornali dell’epoca che pubblicavano le opere di Verga…
… splendide antiche edizioni dei suoi romanzi…
… o volumi di altri grandi autori con dediche autografe allo scrittore…
… e un vivido ritratto eseguito da Amedeo Bianchi, un olio su tela del 1912.
Di enorme interesse la biblioteca privata di Verga, con i volumi che testimoniano la sua ampia gamma di interessi cognitivi e curiosità intellettuali, spaziando da opere dei conterranei Capuana, De Roberto e Martoglio a pubblicazioni di editori come Emilio Treves, fino alle Edizioni futuriste di Poesia.
Nella collezione, duemilaseicento volumi “di altissimo valore e unici nel loro genere, fatti rilegare dallo stesso Verga, ognuno dei quali reca sul dorso le sue iniziali incise”.
Dalla dimensione artistica si passa a quella privata nelle stanze in cui si esercitava l’intimità dello scrittore, come le camere da letto puntellate da “ricordi familiari con i ritratti degli avi e le foto degli affetti più cari”.
Negli ambienti più privati si trovano anche cimeli e oggetti personali, a partire da alcuni abiti che evidenziano il buon gusto nel vestire.
E’ in quest’area che si incontrano alcune incisioni dall’ambientazione bucolica che vedono protagonisti gli animali, firmate dall’artista catanese Francesco Di Bartolo (1826 – 1913) .
Alla fine del percorso, si avverte di avere attraversato anche un’epoca, piena di raffinatezza coniugata con la semplicità, rigorosamente fedele agli stilemi estetici del territorio e al senso del decoro del tempo.
Nel video sottostante, le immagini della nostra visita alla Casa Museo di Giovanni Verga a Catania.
Immagini della Casa Museo Verga di Catania per gentile concessione di Regione Siciliana – Polo Regionale di Catania per i Siti Culturali.
Info: http://www.poloregionalecatania.net/catania_casa_verga_it/