La cucina dell’Angola, radici povere e gusto ricco
Una gastronomia che si porta dietro il segno della colonizzazione portoghese, le radici dei cibi poveri dei villaggi e novelle ambizioni di alta cucina etnica: si era presentato con questa complessità il ristorante dell’Angola a Expo 2015.
A governarlo, il giovane chef Luis Kitaba, il cui rispetto delle tradizioni autoctone è pari al proposito di dare vita a piatti che portino l’impronta della sua vivace creatività ai fornelli.
Il capolavoro è il Kibeba (15 Euro), una delle pietanze più buone che abbiamo mai mangiato: sono seppie stufate arricchite dal contributo farinaceo della manioca e dalla freschezza della polpa di denden (un frutto della palma), sormontate da baccelli di ocra, pianta dei paesi torridi conosciuta anche come gombo, piena di semini aromatici dal gusto umami.
Al palato, spicca la sapidità marina, la carnosità del pesce, l’equilibrio delle spezie. Un piatto “unico” in tutti i sensi che sazia e da solo già valeva la visita a Expo. “E’ una preparazione del sud dell’Angola, dove c’è un mare ricco di tanti pesci” racconta Kitaba in un italiano fluente: “l’uso della seppia, fresca o secca, insieme a tuberi tropicali, racconta il continuo trasmigrare delle nostre genti e il loro incontro anche a tavola creando piatti che sono sintesi di un Paese”.
Buonissimo anche il Pollo Muamba angolano con Funje (12 Euro), una polenta fatta con la manioca, davvero curiosa: la carne è tenerissima, il condimento di tenue dolcezza. Altre specialità angolane, il polpo con patate (13 Euro) e i Frutti di mare con riso (16 Euro).
In chiusura, squisito il Tortino di riso dolce alla cannella (6 Euro), leggero ma appagante.
Da bere, buonissima la birra angolana (4,50 Euro), dal retrogusto abboccato.
Ma sono da provare anche le bevande tipiche, succhi prodotti qui ogni giorno, come il caramellosa Tamarindo, il floreale Ibisco e lo spiazzante Baobab (tra i 4 e i 5 Euro), mentre dal Portogallo arriva la gassata Blue, alla maracuja, molto rinfrescante(3 Euro).
Abbiamo chiesto al talentuoso chef Luis Kitaba di raccontarci i piatti che si possono provare nel ristorante dell’Angola a Expo.
Di alto livello è stato anche l’intero padiglione dell’Angola.
Allestimento elegante…
… architetture raffinate…
… contenuti ricchi e godibili…
… ottimo storytelling.
Da non perdere i video con le ricette tradizionali di questo affascinante Paese africano.
Info: www.expo2015.org