La Rocca e il Museo L’Uomo e il Gesso, gioielli del meraviglioso borgo romagnolo di Brisighella
Lo stupendo borgo romagnolo di Brisighella in provincia di Ravenna è diventato meta ambita del turismo culturale non soltanto per il suo patrimonio paesaggistico e la grazia urbanistica, ma anche per la capacità si conservare intatto il fascino di un tempo, con l’aggiunta di una narrazione di rara suggestione, gestita nel migliore dei modi da amministrazione locale e Pro Loco, supportati da un sistema di accoglienza formidabile e da guide generose, appassionate e competenti come Valeria che ci ha guidato tra tanti punti di interesse.
Il primo dei quali non può che essere la Rocca, detta Manfrediana, la quale vanta oltre 700 anni di storia essendo stata costruita nel 1310 su uno dei tre pinnacoli gessosi che caratterizzano questa località non a caso identificata con i suoi tre colli: rappresenta una magnifica testimonianza di architettura militare medievale.
Segnata visivamente dalla presenza di imponenti torrioni e torricini, è scaturita dalla volontà dei Manfredi allora signori di Faenza, ma nella sua lunga vita ha visto avvicendarsi Cesare Borgia, i Veneziani e lo Stato Pontificio.
Oggi appare intatta, grazie a un attento restauro avvenuto nel 2008 che ha provveduto a rinsaldare le strutture murarie e a valorizzarne il pregio estetico anche con il contributo dell’illuminotecnica.
All’interno della Rocca si trova il museo L’Uomo e il Gesso, allestimento storico-antropologico che indaga il rapporto millenario della comunità locale con il suo minerale simbolo, partendo dall’età del Rame, passando per l’epoca degli antichi Romani per arrivare al Medioevo.
Al centro della narrazione la civiltà sviluppatasi intorno alla cosiddetta Vena del Gesso per la quale è noto il territorio di Brisighella, tra reperti provenienti dalla Grotta dei Banditi e altre cave della zona che approfondiscono aspetti storici e geologici, testimonianze archeologiche, sezioni didattiche legate anche al Medioevo e al Rinascimento, percorsi multimediali interattivi e punti informativi incastonati nelle murature.
Come ben notato da un sito della Regione Emilia Romagna (https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=211834) “il tema portante che guida l’itinerario museale è la relazione istituitasi, sin dalla preistoria, fra le comunità umane e gli affioramenti gessosi della dorsale romagnola che, grazie al loro accentuato carsismo, originante complessi sistemi ipogei, e alle peculiari risorse geologiche e ambientali, hanno da sempre offerto all’uomo riparo, ispirazione e ricetto per le pratiche di culto, opportunità per le attività produttive e di sussistenza”.
La stessa pubblicazione aggiunge poi che “il percorso si snoda verticalmente, assecondando il naturale sviluppo del torrione, a cominciare dalla frequentazione umana dei Gessi inziata durante la prima età dei Metalli, quando le cavità carsiche furono utilizzate a scopi funerari e religiosi”, passando quindi alle memorie di siti “strettamente legati alle attività estrattive che in epoca romana ebbero come teatro i Gessi”, senza trascurare gli eventi che hanno segnato il complesso castellano e la spiegazione “del fenomeno dell’incastellamento così rilevante in terra di Romagna”, illustrando alcuni temi “strettamente connessi con la vita di un castello fra Medioevo e Rinascimento” come “i sistemi di immagazzinamento e le cisterne per l’approvvigionamento idrico, le modalità abitative tipiche dell’edilizia castellana, l’organizzazione delle cucine e del cibo, l’imprigionamento e le pratiche e le pratiche punitive”.
Nel cortile interno infine “i visitatori potranno ricevere un’illustrazione dei sistemi difensivi messi in atto in un complesso di questo tipo ed esaminare i resti della cannoniera”.
Colpiscono in particolare gli ambienti che ripropongono la vita quotidiana del passato, dai luoghi del riposo…
… al desco riproposto con vettovaglie di un tempo che suggeriscono un ancestrale senso della convivialità…
… alternate a espressioni araldiche atte a ricordare la nobiltà vissuta tra queste mura…
… mentre intelligenti camminamenti parecchio funzionali permettono di passare da un settore all’altro dell’allestimento senza mai interrompere l’immersione in tempi andati…
… con passerelle che consentono di accedere a punti panoramici imperdibili…
… con una visione da togliere il fiato amplificata dall’altezza della struttura.
La Rocca e il suo museo sono pertanto una tappa fondamentale per comprendere le radici di questo mondo denso di istanze intellettuali e stimoli emotivi che ha conquistato tutti i titoli di eccellenza in ambito turistico svettando per qualità della vita e missione divulgativa.
Info: https://www.comune.brisighella.ra.it/Turismo/Musei
https://www.brisighella.org/scopri-brisighella/