La Romania a Expo, cibo e tradizioni che meritano di più
I rumeni sono la comunità straniera più numerosa in Italia, eppure così poco si sa di loro. La Romania dunque avrebbe potuto utilizzare Expo per spiegare agli italiani (e non soltanto) cosa sia realmente questo Paese che ha regalato all’Italia oltre un milione di persone.
Un Paese ricco di tradizioni, con un pregevole folclore eccezionalmente vivo e diffuso, splendidi ambienti naturali e una cucina povera capace di ingolosire con ingredienti semplici e molto saporiti.
Peccato che di tutto questo non si avverta quasi nulla nel padiglione della Romania a Expo, allestito più come un angolo di promozione turistica che ha puntato su gigantografie non supportate da testi adeguati.
Il compito di mostrare le bellezze naturali e le delizie gastronomiche è stato affidato a un filmato proiettato su un grandissimo schermo.
Delusione anche per il ristorante del padiglione: ci sono soltanto pochissime delle tante specialità rumene che avrebbero potuto appassionare il pubblico di Expo: i piatti in carta non sono nemmeno i più rappresentativi né quelli in grado di incuriosire maggiormente i gourmet.
Una grande occasione sprecata da Romania, non avere puntato di più sulle proprie delizie alimentari nell’Expo sull’alimentazione: sarebbe servito anche ad alimentare il rapporto empatico tra la comunità rumena e quella italiana, considerando quanto il cibo sia veicolo di conoscenza e strumento di condivisione.
L’invito allora è di recuperare la conoscenza della Romania, anche senza muoversi dall’Italia: in tutta la Penisola stanno nascendo sempre più negozi di alimentari con tipicità rumene che vale la pena provare, per puro piacere di scoperta ma anche per comprendere cosa sia davvero la loro cucina, oltre che per stimolare un’auspicabile maggiore fratellanza tra i due popoli.
Info: www.expo2015.org