La spumeggiante storia di Istenič, le sorprendenti bollicine della Slovenia
400 partite di calcio giocate come portiere, 4 milioni di bottiglie di spumante riempite come enologo, il primo a farlo da privato in un Paese che lo celebra in entrambi i campi come una leggenda: un incipit da grande romanzo epico la cui potenza e assoluta originalità rende unica la figura di Janez Istenič, fondatore di una strabiliante cantina interamente dedita a bollicine di una qualità così elevata da portare l’intera Slovenia nell’Olimpo mondiale di questo ambito enoico.
La vita di Janez Istenič ha davvero i connotati di un monumentale emozionante affresco storico novecentesco dell’Europa, capace di attraversare temi giganteschi come le ferite del secondo dopoguerra, le illusioni del sistema sovietico, la dissoluzione della grande Jugoslavia e la frammentazione identitaria che ne è seguita, fino all’esaltazione dei valori universali dello sport, la celebrazione del Genio individuale e la pacificazione con una (ri)trovata identità continentale.
Non è un caso se nel 2018 è stata data alle stampe la sua incredibile biografia giustamente intitolata Janez Istenič. La storia di un grande atleta e leggenda del vino scritta da Marjan Fortin, giornalista della redazione sportiva della televisione slovena.
Da queste 132 pagine che vibrano di vita e sfide continue apprendiamo che Janez, classe 1940, è figlio di padre ferroviere e madre casalinga, cresciuto in una modesta casa ferroviaria incastonata in un alveare abitativo fino a quando non si è laureato il 28 dicembre 1963 presso la Facoltà di Biotecnologie di Lubiana dove poi conseguirà anche un master.
La svolta avviene quando ha l’opportunità di perfezionare le proprie competenze in Francia tra il 1968 e il 1969, grazie a una borsa di studio concessa dal governo francese per formarsi nella professione del vino in terra d’Oltralpe e al sostegno del suo primo datore di lavoro, Slovenijavino.
Al termine di questa esperienza infatti torna nella sua Bizeljska, minuscolo insediamento collinare di neanche cinquanta abitanti appartenente al comune di Brežice, nella Slovenia orientale, in un’area rientrante nella regione storica della Bassa Stiria, oggi regione statistica della Bassa Sava. Qui suo suocero possedeva già un vigneto cui Janez ne aggiunse un altro acquistato in proprio per potere avviare una produzione limitata di spumanti.
Intanto dal 15 gennaio 1964 al 1989 Janez lavora presso Slovenijavin a Lubiana, dove a momenti gli cedono le ginocchia quando ad appena 27 anni riceve l’offerta del posto di capo enologo, incarico ricoperto dal 1967 al 1978, per poi passare a dirigere il settore commerciale per altri due anni, ma è talmente curioso e irrefrenabile da svolgere attività lavorative anche in Germania dove è stato per quattro anni rappresentante dei vini jugoslavi . Da aggiungere che ha partecipato alla produzione di vini spumanti in due cantine in Germania e Champagne, oltre a essere stato un degustatore internazionale e rappresentante jugoslavo presso l’Organizzazione internazionale del vino.
Tante vicende, fino a quella decisiva, l’avvio della storia dello spumante Istenič nel 1968, quando Janez produce la sua prima bottiglia di bolle a Stara vas nella Bizeljska, oggi apprezzatissima zona turistica posta sulla riva destra del fiume Sotla: a quella prima creatura vinicola dà il nome di sua figlia Barbara, nata lo stesso giorno in cui stava raccogliendo l’uva per questo spumante, giusto per aggiungere un altro colpo di scena narrativo da far impallidire il più fantasioso dei romanzieri.
Fin qui la storia nel mondo del vino, ma Janez di vite ne ha vissute diverse e sempre al massimo, così in questa matrioska di linee narrative va aperto un altro clamoroso capitolo, il suo coinvolgimento nello sport in gioventù ad alto livello, fino a vestire nel 1958 la maglia della nazionale.
Parliamo di calcio, perché il nostro Eroe è stato perfino un portiere di grande talento, tanto da risultare l’unico sloveno convocato dalla nazionale giovanile jugoslava per giocare addirittura allo Stamford Bridge di Londra contro l’Inghilterra.
(Janez Istenič e Anton Žabjek all’Olimpija, ex grandi rivali;
fonte: biografia Janez Istenič – Da atleta di punta a leggenda del vino)
La partita si concluse con un pareggio per 2-2 e da allora Janez si interroga su chi possa essere stato a notarlo e segnalarlo all’allora allenatore della nazionale giovanile jugoslava Vujadinović.
(dalla biografia di Janez Istenič: https://siol.net/sportal/nogomet/zgodba-ki-jo-bo-tezko-ponoviti-od-nogometnega-vratarja-do-kralja-penecih-vin-video-516281)
E’ il punto più alto di una precoce carriera che lo vede a 17 anni portiere dell’NK Odred (ora Olimpija) e in seguito tra i pali in Crimea, quindi per l’Olimpija e dopo il Lubiana, fino a un altrettanto prematuro addio quando appende le scarpette al chiodo a soli 28 anni, non a caso la stessa età in cui riempie le sue prime 100 bottiglie di spumante, chiudendo così una carriera calcistica da 400 partite giocate per cedere definitivamente al richiamo del mondo del vino.
(foto Ana Kovač; https://siol.net/sportal/nogomet/zgodba-ki-jo-bo-tezko-ponoviti-od-nogometnega-vratarja-do-kralja-penecih-vin-video-516281)
E pensare che sua mamma pensava fosse troppo magro e troppo piccolo per sfondare nello sport, malgrado Janez, oltre a essere particolarmente abile nei giochi con la palla, andasse pure regolarmente in palestra dove faceva salto in alto e con l’asta, mentre in inverno sciava allo sci club Enotnost.
Ma lo sportivissimo Janez ha avuto la diligenza di non abbandonare gli studi per questa sua passione sportiva, tanto da iscriversi parallelamente prima alla facoltà di medicina e dopo una settimana a quella di agronomia, costruendo così i presupposti della sua fortuna futura.
(fonte: biografia Janez Istenič – Da atleta di punta a leggenda del vino)
Agli amori sfrenati di Janez bisogna aggiungere quello per il suo territorio, la citata Bizeljska, dalla quale rimane rapito durante uno stage di un mese che vi svolse nel 1960: una relazione solidissima che dura ancora e appare eterna.
Una vicenda quasi deamicisiana nel richiamare l’intreccio romanzesco di Amore e ginnastica, dove però la passione amorosa è rivolta al vino, fonte di ispirazione di un genio visionario che ha saputo immaginare bollicine d’eccellenza dove prima non ce n’erano, preludio a un’intuizione capace di portare Istenič a diventare nel proprio Paese il primo produttore privato di spumanti secondo il metodo classico, mantenendo la leadership anche ora che l’azienda vede il contributo di altri componenti della famiglia come il figlio Miha.
Va sottolineato il termine privati poiché nella Jugoslavia del regime comunista tutto era centralizzato, anche la produzione vitivinicola, tanto che lo stesso Janez si è fatto le ossa in una delle cantine statali, prima dell’esperienza formativa francese grazie alla quale “al suo ritorno, si rese conto che il vigneto del suocero che produceva vini con una spiccata freschezza aveva delle somiglianze con le uve ad alta acidità della Champagne”.
Al momento con 150.000 bottiglie annue e 500.000 che invecchiano in cantina gli Istenič sono i più grandi produttori di spumante a conduzione familiare in Slovenia.
Da evidenziare ancor di più quanto sia suggestiva la location di questa epica storia di frizzante viticoltura slovena, dato che “la cantina di spumanti Istenič e la villa della famiglia Istenič si trovano a Stara vas a Bizeljsko, nelle prossimità del confine con la Croazia, sulle colline ricoperte di vigneti baciati dal sole”.
Un autentico posto da favola con al centro una prestigiosa villa la cui costruzione è iniziata nel 1740, un idillio non a caso tradotto anche in attività ricettiva, iniziata già quando era ancora in vita la Jugoslavia e oggi approdata a essere un’eccellenza del turismo vinicolo (https://www.turisticnekmetije.si/it/agriturismo/istenic).
Un successo spiegato così dai suoi protagonisti: “la cultura del buon bere e gli spumanti rappresentano per questa famiglia una passione che fanno conoscere ai propri ospiti attraverso i racconti e le degustazioni; gli affettati prodotti in casa si combinano con il giusto vino, su richiesta preparano piatti caldi ispirati dalla tradizione culinaria locale”, mentre “in collaborazione con i migliori esperti gastronomici gli Istenič hanno voluto trovare i piatti che meglio si sposano con i loro vini”.
Tutta l’anima fibrillante delle bolle di Istenič si percepisce nuda e cruda nella Cuveé Natura Extra Brut, presentata dal distributore italiano Proposta Vini come “un vino speciale ottenuto da uve appositamente selezionate, alle quali sono state dedicate molte cure e amore prima della vendemmia: per questo spumante molto speciale è stato utilizzato solo mosto fiore, due chilogrammi di uva per una bottiglia di vino; per evitare il deterioramento delle uve, la pressatura è stata effettuata immediatamente in vigna, subito dopo la raccolta”.
Si tratta di un metodo classico di Chardonnay in purezza che già al naso investe con l’irruenza selvaggia della natura campestre tra spunti erbacei e note agrumate, portando al palato la medesima singolarità mettendo insieme nespola, cedro, olivello spinoso e yuzu.
Secco senza esitazioni, originale come pochi al mondo, eclettico all’infinito negli abbinamenti, è proprio uno spumante degno di una leggenda.
Per cogliere meglio invece la sopraffina arte vinicola di Istenič ecco il No.1 Cuveé Speciale, metodo classico che assembla 60% Chardonnay, 30% Rumeni Plavec (vitigno autoctono di Croazia e Slovenia) e 10% Pinot Noir dando vita a un magnifico bouquet fresco e delicato di frutta a polpa gialla, mentre in bocca si percepisce in prima battuta l’irresistibile tono aspro del limone, il quale si mitiga legandosi con susina gialla, kumquat e ananas.
L’acidità intensa spinge agli estremi confini del piacere una golosità inaudita, una potenza che non copre la sensazione di raffinatezza donata da un perlage rarefatto unito a un affascinante cromatismo opalescente.
C’è ancora altro da scoprire sulla vitivinicoltura slovena e le bollicine di Istenič, così siamo ricorsi alla competenza di Gianluca Telloli, Responsabile Selezione e Ricerca di Proposta Vini, per un interessantissimo approfondimento.
Info: https://www.istenic.si/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/istenic/
Per la realizzazione di questo articolo sono state utilizzate principalmente queste fonti:
- Taste Slovenia, The first Slovenian private sparkling wine house: https://www.tasteslovenia.si/en/experiences/the-first-slovenian-private-house-of-sparkling-wines/
- SiolNet, Zgodba, ki jo bo težko ponoviti: od nogometnega vratarja do kralja penečih vin #video di Alenka Teran Košir: https://siol.net/sportal/nogomet/zgodba-ki-jo-bo-tezko-ponoviti-od-nogometnega-vratarja-do-kralja-penecih-vin-video-516281;
- Dnevnik, Janez Istenič – nogometni vratar in vinarska legenda: https://www.dnevnik.si/1042847557;
- Veteraninkolimpija, Janez Istenič – 23.december 1940 – 80 LET, Iskrene čestitke: https://veteraninkolimpija.si/2020/12/23/janez-istenic-23-december-1940-80-let-iskrene-cestitke/.