La Stortina veronese, piccolo salame sotto lardo Presidio Slow Food
Quel lardo macinato che l’avviluppa affettuosamente lo rende e mantiene morbidissimo, oltre a incastonarlo in un candore che già visivamente trasmette una sensazione di ghiottoneria: si presenta così la Stortina veronese, specialità irresistibile della salumeria veneta.
E’ “un piccolo salame dal peso inferiore ai due ettogrammi che si consuma tradizionalmente nella zona del Basso Veronese” spiega Slow Food che per la sua particolarità e rarità ha deciso di tutelare la Stortina con un Presidio.
La tradizione di conservarla sotto lardo ha la scopo di mantenere la Stortina fresca per tutto l’inverno, una tecnica tramandata da generazioni, la quale prevede che le pentole di terracotta venissero “riempite di piccoli salami immersi e alternati a lardo macinato e salato, un ultimo strato più spesso detto cappello ricopriva i salami fino a colmare la pentola che una volta chiusa con il coperchio veniva riposta in cantina anche per alcuni mesi”.
L’aspetto straordinario è che il lardo della conservazione del salume è anch’esso edibile: provate a immaginare quale prelibatezza rappresenti, una volta spalmato su un pezzo di pane… senza trascurare la fenomenale bontà del salume: la Stortina ha gusto e personalità unici, imperdibili per gli appassionati di tipicità. Merito dell’utilizzo “di parti nobili del maiale nell’impasto (spalla, lombo, culaccia, prosciutto e grasso di pancetta) e alla speziatura con aglio macerato in vino bianco”.
L’area di produzione del Presidio comprende i comuni di Nogara e Cerea, in provincia di Verona. I produttori autorizzati sono Salumi Poltronieri di Nogara (www.poltronierisalumi.com), La Palazzina di Cerea ([email protected]) e Pila Vecia di Isola della Scala (www.risoferron.com).
Ci siamo fatti raccontare questo splendido prodotto da Claudio Riccò, Referente dei produttori del Presidio.
Info: www.fondazioneslowfood.com