La Tana dell’Isolino, delizioso ristorante su un’isola del Lago di Varese
Varrebbe la pena andarci già per provare il romantico tragitto in barca per raggiungerlo e godere della collocazione su una piccola romantica isola lacustre, ma se aggiungete una cucina di formidabile qualità con piatti strepitosi da consumare davanti a un panorama mozzafiato, ecco che un pasto presso La Tana dell’Isolino nel lago di Varese diventa una tappa imprescindibile se si vive il cibo come gioia del palato e consapevolezza intellettuale.
Il ristorante galleggia sull’Isolino Virginia che si raggiunge con un breve trasbordo di circa dieci minuti la cui partenza avviene da un imbarcadero nel territorio di Biandronno.
Un percorso che già immette in un’atmosfera da sogno, tra stupendi fiori di loto che galleggiano sul pelo dell’acqua alla stessa stregua di colonie di uccelli acquatici felici di trovarsi in un’area ambientale e archeologica vincolata riconosciuta quale Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
A gestire il locale è Luigi Lanzani, chef dalla mano prodigiosa tanto nelle cotture quanto nella sensibilità creativa con cui crea i suoi accostamenti organolettici, sempre all’insegna della sobrietà, quindi senza inutili barocchismi bensì puntando al massimo rispetto della materia prima e alla concretezza della proposta culinaria, in grado di saziare lo stomaco come la mente, grazie a un’evidente profonda competenza.
Il menù “offre una varietà di prodotti del territorio, legati alla caccia, pesca e piatti della tradizione lombarda” ed è così legato alla stagionalità da cambiare ogni mese.
Qui tutto è possibilmente a chilometro zero o al massimo di provenienza lombarda.
A chiarire la qualità basterebbe già il pane insieme a una fantastica focaccia, tutto fatto in casa.
Dalla cucina possono quindi arrivare un valido Risotto Carnaroli di Mantova, mantecato al pesce persico, cotto in burro e salvia…
… delle golose Mezzelune ripiene di stracchino lombardo e tartufo nero estivo, saltate al burro nocciola e pesto di ortiche…
… delle ottime Tagliatelle di semola di grano duro rimacinata con autentici funghi gallinacci freschi e luganeghetta…
… degli stratosferici Spaghettoni quadrati La Molisana con sarde di lago essiccate, pomodorini datterini e porri stufati, ricchi di sensazioni iodate e vera esplosione di gusto…
… e secondi piatti come il perfetto Lavarello spaccato dorato al burro e salvia e l’apprezzatissimo Luccio Perca dorato in padella con spinacini novelli e panzanella rivisitata che sta mandando in visibilio gli avventori.
Notevoli anche i dolci, come il semifreddo al mango.
Il posto è talmente compenetrato con la natura circostante che può capitarti l’immensa tenerezza di un pulcino d’anatra che entra in sala e si mette a passeggiare tra i tavoli, alla ricerca della sua mamma umana d’elezione, ovvero la compagna di Lanzani che a sua volta gestisce con grande umanità e massima attenzione il servizio esattamente come cura questo animaletto.
A tutto ciò si aggiunga un senso di benessere e di letizia diffusa che ti avvolge fin dal momento in cui metti piede nel locale, merito anche degli altri addetti al servizio, sempre puntuali e sorridenti, dotati di rara empatia.
Il ristorante dovrebbe fermarsi nei mesi freddi, quindi fino a tutto ottobre non si può perdere l’occasione di conoscerlo, anche a costo di dovere affrontare un viaggio.
Info pagina Facebook: https://www.facebook.com/tanadellisolino/