La vera e corretta cultura del tè, dalla Cina a casa nostra
La maggior parte delle persone comprende il bere tè a livello molto mediocre. Basta guardarsi intorno. Osservare come la gente beve il tè. Ufficio, computer, tazza, bustina di tè. Oppure, per esempio, dopo un pasto con biscotti e wafer alla vaniglia. O alla sera in cucina con pane tostato. Beh, lo sapete…
Questo non è né buono né cattivo. È successo. Si tratta di una sorta di tradizione del tè europea, una parte della tradizione inglese del tè delle cinque di pomeriggio.
Con il tè cinese è completamente diverso. Cercherò di spiegarmi. L’ora del tè cinese è semplicemente una cerimonia separata. Separata da tutto. Dal cibo, dal lavoro, dalla vita quotidiana e dai pensieri inquieti. Questa è una cosa indipendente e autosufficiente. Questa è un’azione.
Prima di tutto, non implicate l’infusione del tè cinese con il mordere. Il cibo rovina il gusto del tè, qualcosa per cui esattamente la cerimonia del tè gunfu cha è stata creata centinaia di anni fa. Non riesco a immaginare una combinazione di Pu’er Sheng con un panino. Oppure, per esempio, del tè bianco con il cioccolato. E’ solamente non gustoso.
Inoltre, questi tipi di tè non possono essere mescolati. Né latte o limone, o zucchero. Si può certamente provare. Insisto però sul fatto che si dovrebbe cercare di gustarlo. Ma sono anche sicura che sarà un singolo esperimento.
La differenza più importante sta nella cerimonia del tè. Si potrebbe pensare che le parole “cerimonia del tè” siano diffuse con una certa serietà. Ma in realtà non c’è nulla di complicato. La cerimonia del tè a casa la può fare chiunque. E’ solo un modo di preparazione del tè in speciali recipienti in miniatura.
Negli ultimi sei mesi ho praticato la meditazione. Su quanto possa essere difficile riuscire a rilassarsi e staccare la testa. Specialmente con il mio carattere. La cerimonia del tè è un ottimo allenamento. Questa è una delle tecniche più efficaci. In questo modo puoi imparare come fermare il tempo.
Proprio qui sta la cosa più inaspettata… Questo, apparentemente un semplice atto d’infusione del tè, la manipolazione con tazze minuscole, ti obbliga a focalizzarti completamente su quello che stai facendo. Sulla punta delle tue dita. A concentrarti su ogni movimento senza fretta. Il nostro cervello non regge il multitasking. Non possiamo fare più cose alla volta. Se ci concentriamo volontariamente sul processo di preparare il tè, possiamo bloccare l’attacco di problemi e fantasmi persistenti e di altri pensieri vari. Succede da solo. Anche senza i tuoi sforzi. Ti senti liberato anche solo per un momento dai grattacapi e dalle preoccupazioni quotidiane.
Ho spaventato qualcuno con la parola “meditazione”? No? Bene, dunque proseguiamo. Quando portiamo a termine ripetendo ciclicamente movimenti semplici, quando ci concentriamo sulle nostre dita, sulle sensazioni tattili e olfattive, sulla trasfusione dell’acqua, ci facciamo portare via in una leggera, rassicurante e controllata trance.
Spero che intendiate la parola “trance” correttamente. Proviamo qualcosa di simile quando osserviamo un bellissimo tramonto o le montagne incappucciate di neve a cinquemila metri, o un fuoco acceso nel caminetto nelle sere fredde. Ci imbattiamo regolarmente in leggeri momenti di trance. Spesso non lo realizziamo. E sono bellissimi. E ottimi per il nostro comfort psicologico.
Durante la cerimonia del tè, questa piacevole e familiare condizione arriva in modo particolarmente facile. Sarebbe grandioso se di fianco a voi ci fosse una persona con la quale poterla condividere. E in questo modo può diventare una sinergia ripetutamente moltiplicata.
Non sto parlando di nessun tipo di cose effimere. Questo è qualcosa che esiste realmente. Lo puoi facilmente sentire.
Inoltre, con il tè cinese otteniamo una buona porzione di alcaloidi. Gli alcaloidi, quelle sostanze che, entrando nel corpo, rendono la nostra vita fantastica. Questi alcaloidi si trovano nel caffè, nel cacao e nella cioccolata. E’ grazie a loro che queste bevande sono diventate le più famose al mondo e così popolari, quindi non per via del gusto, come può sembrare a prima vista.
Gli alcaloidi del tè hanno effetti gentilmente risveglianti sul corpo. Migliorano l’umore, la vitalità, l’abilità di pensare in modo chiaro. Ma lo fanno in modo discreto e gentile. Non come il caffè. In modo molto più lieve. E profondo. Il tè era la miglior soluzione ai problemi nelle pratiche di meditazione negli ambienti monastici. Questo è il motivo per cui i monaci furono i creatori della cultura del tè e meditazione.
Dunque, dopo la cerimonia del tè torniamo nel mondo riposati, rilassati ed emotivamente caricati a livello biochimico. La realtà circostante appare in nuovi colori. I problemi diventano risolvibili. E dentro di noi persiste per lungo tempo uno stato di calma e stabilità.
Il tè cinese, non è solamente tè. Non soltanto profumo. Non solo sapore. E’ anche una tecnica di meditazione. Uno strumento di relax e di pausa. Usalo oppure no, la scelta è tua. Ma, per favore, sii consapevole che questa scelta esiste.
E smettila di pensare che sia difficile! E’ davvero facile!
Info: www.teasoul.net