Il laboratorio paleontologico all’aperto dedicato a Flavio Bruni in Molise
Una dedica commovente a un giovanissimo studioso strappato troppo presto alla vita e alla Scienza, contrassegnata da una targa apposta nei luoghi stessi del suo impegno: nasce con il nobile intento di preservare la memoria imperitura di un impegno culturale il Laboratorio paleontologico all’aperto dedicato a Flavio Bruni presso la Morgia di Pietravalle a Salcito in provincia di Campobasso, nel cuore (in tutti i sensi) del Molise.
La figura di Bruni è sempre viva grazie al sito a lui intitolato su Internet divenuto punto di riferimento di chi coltiva le stesse passioni di questo giovane brillante stroncato da una malattia che lo ha colpito nel 2007. Passioni che riguardavano “arte, cultura, natura ed ambientalismo, geografia, fotografia, sport, cinema, poesia, musica e tanto altro ancora”. La geografia per lui era diventata anche materia di studio, visto che Bruni ha conseguito una laurea triennale in Lettere e Filosofia discutendo una tesi dal titolo Problematiche ed ipotesi di sviluppo del comprensorio matesino-molisano, iscrivendosi dopo al corso di laurea specialistica in Geografia e processi territoriali dell’Università di Bologna, intrecciando il suo percorso con i rappresentanti locali dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.
Tra le persone che lo hanno stimato ci sono due nomi fondamentali della cultura in Molise, Rocco Cirino e Roberto Colella, i quali in un intervento che racconta le Morge molisane di cui anche noi vi abbiamo parlato (http://www.storienogastronomiche.it/morgia-pietravalle-salcito-molise-monumento-naturale-antropizzato/) si occupano pure del Laboratorio Paleontologico F. Bruni che tra i vari aspetti interessanti da osservare dispone dei Pecten, fossili marini di conchiglia dei quali tale ambiente è disseminato.
Viene quindi osservato come il sito sia gestito dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia sezione Molise e dal Centro Studi Storici V. Fusco di Campobasso rappresentati dai citati Cirino e Colella, con l’autorizzazione della Soprintendenza per i beni archeologici del Molise. La missione dichiarata è rivolgersi “soprattutto ai giovani studenti, ma non solo, proponendosi di tenere delle vere e proprie lezioni in loco durante le quali si affrontano vari argomenti, quali, ad esempio, le ere geologiche, la paleontologia, i fossili, lo scavo paleontologico”.
Abbiamo chiesto proprio a Rocco Cirino di ricordare la figura di Flavio Bruni e spiegare le finalità del laboratorio a lui intitolato.