L’Altra Botte a Legnano, grandi pizze e impasto Pala alla Romana super
Come ristorante L’Altra Botte in via Mauro Venegoni 84 a Legnano è già da tempo baciato dal successo di pubblico per la sua cucina di pesce e premiato dagli esperti con l’inserimento nell’Alleanza dei Cuochi di Slow Food, ma a colpirci è stata la personalità e la concretezza della sua pizzeria.
A partire da un capolavoro assoluto: l’Impasto Pala alla Romana. E’ un mix di farine di frumento tipo 0, riso e soia, idratato all’80% con acqua, al fine di creare l’iconico e ancora colpevolmente sottovalutato stile romano nella pizza: il risultato è molto lontano dal disco consueto, perché risulta molto alto e rigonfio ma leggero, friabile e croccantissimo, ampiamente alveolato, di una curiosa forma ovoidale molto irregolare. Il gusto è irresistibile, ricordando il grano e scatenando voracità.
Ad alimentarne ancora di più la singolarità è il modo in cui viene servita, disposta su un tagliere di legno. Preludio di un’esperienza travolgente, anche grazie alla ricchezza del condimento. L’abbiamo provata con la ricetta della Contadina che a sua volta è foriera di altre scoperte, come un eccezionale fiordilatte di produzione lombarda. Lo realizza dagli anni ’60 il Caseificio del Cigno, grazie a un’intuizione pionieristica del brianzolo Luigi Oggionni, mentre oggi la sede opera ad Agnadello, in provincia di Cremona. Fantastica anche la salsiccia lodigiana fresca la cui media cottura ne mantiene i succhi. Completano gli ingredienti di questo spettacolo salsa di pomodoro, scamorza affumicata e peperoni casalinghi.
Non è da meno l’Impasto Classico “ottenuto da una miscela di farine da noi selezionate di grani teneri macinati a pietra in purezza del Molino Quaglia, portato a lievitazione e maturazione più di 48 ore”: semplicemente perfetto, con la sua alveolatura regolare e la fragranza spiccata.
Tante le declinazioni del topping, con tutti ingredienti di prima qualità dalla provenienza dichiarata (le acciughe del Cantabrico, il pecorino siciliano, la vera ‘Nduja di Spilinga, la Stracciatella di Gioia del Colle), mentre sul piano della fantasia osa molto la Madreperla con una base di pomodoro e mozzarella che affianca frutti di mare, carpaccio, crostacei e molluschi, mantenendo raro equilibrio.
Una rivelazione anche i dolci della Pasticceria Moschella di Cornaredo (https://moschella.shop/), ad opera del giovanissimo ma già affermato Nicolò Moschella, il cui talento culinario si sposa con quello pittorico e si accosta a un notevole gusto estetico: le sue monoporzioni sono infatti ricche di cromatismi e accostamenti organolettici arditi ma riusciti.
Da bere, convincono le birre artigianali del Birrificio Farnese di Fontevivo, in provincia di Parma (http://www.birrificiofarnese.it/).
Un’esperienza consigliata a chi dalla pizza si attende elevata qualità e molto pensiero nella sua concezione, senza dimenticare la forte attenzione a materie prime e soddisfazione del degustatore.
Info: http://www.ristorantealtrabotte.com/menu/#category-91