L’Antica Formula Carpano: il vermouth fa i 230 anni
Il luogo della memoria è virtuale, inglobato con area museale guidata in Eataly Lingotto, ma il percorso nella storia, nella produzione e nel lavoro della Carpano è il passe par tout dell’evento per i suoi 230 anni di vita fra Torino e Milano, dopo l’acquisizione da parte dei Fratelli Branca.
Nel 1786 Antonio Benedetto Carpano codifica la ricetta moderna del vermouth, dal nome tedesco dell’assenzio, che serve nella sua mescita davanti a Palazzo Reale. Vino, spezie, erbe, zucchero e una formula segreta che copieranno in molti, non solo a Torino.
Dal bellissimo Palazzo Carpano nel centro allo stabilimento di via Nizza, il vermouth costruisce mercato e mito, dai primi appassionati, Camillo Benso di Cavour, Massimo D’Azeglio, Urbano Rattazzi, Giuseppe Verdi e Arrigo Boito, all’invenzione del Punt e Mes, un punto di Carpano e mezzo di China, sulla battuta di un agente di borsa che voleva festeggiare il rialzo di un punto e mezzo.
Poi Il Carpano Classico, Bianco e Dry, le bottiglie numerate dell’Antica Formula, nate 16 anni fa, un must nel mondo dei bartender e della Mixability, perché il vermouth battezza la storia dei cocktail con Americano, Negroni e Manhattan e registra un trend in continua crescita, fra classici sbagliati e reverse.
Lo ha ricordato a Torino Niccolò Branca, con lo storico Fulvio Piccinino, il suo libro su Carpano è in ristampa, i bartender Leonardo Leuci e l’inglese Mark Delanay di Filter and Fox, Manchester.
Branca e Carpano si ritrovano anche nella cultura della comunicazione, brand futurista milanese (la Torre Branca di Giò Ponti) e le réclame firmate da Marcello Dudovich, Achille Luciano Mauzan e Armando Testa la casa torinese (senza dimenticare i Caroselli di Punt e Mes).
Carpano fu presto un importante fenomeno di moda interclassista, inventò “L’ora del Vermouth”, diremmo oggi dell’aperitivo, frequentato da nobili e borghesi. Il dolce e l’amaro, l’assenzio, la china e la vaniglia, le spezie e la conoscenza delle erbe, le uve da Sicila (Alcamo), Emilia e Puglia. Un futuro dietro le spalle, l’Antica Formula che consiglio in purezza. Nei dolci, nelle riduzioni in padella e nella granita servita dallo chef stellato Claudio Vicina.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 23 aprile 2016