Le Case Romane del Celio, “piccola Pompei” nel cuore di Roma
Le Case Romane del Celio rappresentano un’intricata epopea di Storia collettiva e antiche vicende private, intrecciando in uno splendido sito archeologico testimonianze di grandi eventi dell’Uomo ed episodi da feuilleton.
Merito anche dello storytelling curato dalla Cooperativa Spazio Libero nelle persone di Marina Giustini, Giordana Nebbioso, Ciro Marra e Francesca Nardi, cui è stata affidata la gestione del sito dall’ente che ne è titolare, il FEC, Fondo edifici di culto del Ministero degli interni.
Il sito sta conoscendo una sempre crescente popolarità grazie alla grande invenzione di associarvi l’iniziativa Ancient Aperitif, un aperitivo archeologico che si tiene nel sito stesso, servendo le pietanze del tempo dei Romani con severa ricerca filologica, condotta sui testi dell’epoca. L’edizione del venerdì sera è un perenne sold out.
Ma a rendere avvincente la visita è anche la enorme capacità espositiva delle guide, come possiamo riscontrare nel video seguente.
Così è come se riprendesse vita questa dimora patrizia del III secolo d.C., “un complesso abitativo, un pezzo di quartiere dell’Antica Roma, rimasto incredibilmente intatto” spiegano i curatori, “oltre 400 mq di superficie calpestabile e coperta dove il tempo si è fermato a circa due millenni fa”.
Sembrerebbe un’unica ricca residenza romana ma “camminando per gli oltre quindici ambienti millenari vi accorgerete come in realtà le case romane erano originariamente due: una pregiata domus con delle terme private al piano seminterrato (del I secolo d.C.) e una casa popolare antichissima (II secolo d.C.) separate da una stradina tuttora percorribile. Nel III secolo d.C. qualcosa accadde quindi: un nuovo e ricchissimo proprietario unificò tutto il complesso in un’unica e prestigiosa domus. Una vera e propria villa lussuosissima”.
Davanti agli occhi dei visitatori si dispiegano “stanze istoriate da meravigliosi affreschi di età tardo imperiale, immagini oniriche di Menadi danzanti, di miti e leggende impresse nello stucco ancora con colori sfavillanti”.
Ci troviamo vicino Villa Celimontana, sul Clivo di Scauro, via il cui assetto è immutato da duemila anni. Il sito si trova al piano terra della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, testimonianza di “una storia di proprietari di altri tempi, popolani, ricchi mercanti, nobili senatori, ma anche una storia cristiana, la storia dei Santi Giovanni e Paolo, martiri cristiani che sarebbero stati trucidati e seppelliti nelle case stesse”.
Case vecchie di quasi duemila ma in uno stato di conservazione eccezionale, tanto da essere definite “una piccola Pompei nel cuore di Roma (a 500 metri dal Colosseo) che la maggior parte dei romani stessi non ha mai visitato”.
Eppure, “parliamo probabilmente del più importante sito archeologico a Roma per quel che riguarda l’edilizia privata degli antichi”, ideale per trovare una risposta alla domanda: “dove vivevano gli antichi romani?”.
La visita si conclude in un piccolo museo capace con pochi reperti di raccontare la vita quotidiana del tempo.
Ve ne offriamo un sunto nel video che vi proponiamo sotto, appunti visivi della visita alle Case Romane del Celio.
Info: www.aperitivoarcheologico.it