Le Fogge di Cocùmola, memoria delle fosse granarie di Minervino di Lecce
Le Fogge sono fosse granarie scavate in epoca antica nella pietra per creare silos sotterranei, dalle dimensioni così ridotte da consentire l’ingresso a una sola persona: probabile eredità della millenaria civiltà messapica, gli è stato attribuito il giusto rilievo di bene archeologico identitario nel suggestivo spazio di piazza San Nicola a Cocùmola, frazione di Minervino in provincia di Lecce, già nota per altre sue vestigia litiche come i dolmen.
Si trovano in una porzione della piazza, nella stessa esatta posizione in cui sono state realizzate in epoca medievale, protette da un intelligente allestimento che consente di osservarle liberamente senza potere arrecarvi danno.
Un modo civile e virtuoso di valorizzare i reperti archeologici che rende possibile in questo modo la visita a qualsiasi ora, senza bisogno di alcun personale, anche perché ben esaustivi sono i pannelli che descrivono di cosa di tratti. Essi raccontano del loro impiego per la conservazione dei cereali, da utilizzare come provviste o quale merce di scambio nei rapporti commerciali con la Grecia, resa vicina da quel porto di Otranto collegato a Cocumola da una via romana.
Il fenomeno in sé delle fogge interessa varie aree del bacino del Mediterraneo, in cui il sistema dell’infossamento è stato favorito dal clima caldo e asciutto.
In queste fosse la massa dei cereali faceva elevare la temperatura, la quale però era a sua volta smorzata dal microclima del sottosuolo, creando le condizioni ideali per la conservazione degli alimenti.
Le fogge di piazza San Nicola attualmente visibili risalirebbero al XV o XVI secolo d.C., al tempo della fondazione di questo borgo, con il loro utilizzo che sarebbe continuato fino al primo Novecento. Si stima che alla fine dell’800 di fogge se ne contassero a Cocumola approssimativamente duecento, per una capienza di circa diecimila quintali di frumento.
Oggi sono un emozionante spaccato del passato che ci ricongiunge con la perduta civiltà bucolica da cui veniamo.
Nel video che segue, ecco lo scenario delle fogge di Cocumola.