Le specialità natalizie dell’Offelleria Perbellini di Bovolone (VR)
Perbellini è un nome decisivo della storia della pasticceria veronese: c’era quando fu inventato il Pandoro e ancor di più quando sotto quello stesso nome è stata inventata l’Offella. Ed eravamo ancora a fine ’800. Oggi che il calendario segna due secoli avanti, il nome Perbellini continua a essere fondamentale nell’identità gastronomica del suo territorio, per il lustro che si è conquistato in tutta Italia con prodotti artigianali realizzati con raro rigore.
L’azienda pasticceria di Bovolone ha uno stile riconoscibile in particolare nelle consistenze degli impasti e nell’uso del burro. I suoi lievitati sono spumosi, eterei, un soffio di delicatezza che attraversa il palato con grazia estrema. Al contempo intenso è l’apporto della burrosità, grazie a una materia prima di elevatissimo livello.
Del capolavoro della casa abbiamo già scritto una doverosa ode (http://www.storienogastronomiche.it/offella-doro-di-perbellini-scopriamo-la-sorella-del-pandoro-veronese/): l’Offella d’Oro è un miracolo di grazia dolciaria ineguagliabile, dovuta oggi all’estro di Pierluigi Perbellini che onora come meglio non potrebbe la tradizione di famiglia. Amiamo definirla la sorella del Pandoro, per la condivisione degli ingredienti principali e per l’intreccio delle vicende che hanno portato alla nascita di entrambi. Bisogna provare però anche il Pandoro di Perbellini per capire cosa davvero sia l’autenticità di questo dolce, la cui eterea fragranza è lontana anni luci dall’omologazione industriale.
Sull’onda di un talento sconfinato, Perbellini si è messo alla prova anche con un altro classico del Natale, il Panettone. Da manuale quello semplice e tradizionale, con lievito naturale e frutta candita, ma poi si alza il tiro con il Panettone d’Autore Arancio e Cioccolato, con canditi di Sicilia, profumo di vaniglia Bourbon del Madagascar e cioccolato del centro America, golosità allo stato puro.
Grande idea, dolciaria ma anche di marketing, il Panettone Gioco dell’Oca, creato in occasione dei centodieci anni della Pasticceria Perbellini a Bovolone, celebrati “rielaborando la ricetta del nonno Ernesto in un formato da 2 chilogrammi con ingredienti di particolare ricerca e una nota di rosa e bergamotto: il cofanetto che lo contiene si trasforma in un piano per il Gioco dell’Oca con la ricetta del panettone, il tutto è corredato da un sacchetto contenente 6 ochette e due dadi”. Da aggiungere che è buonissimo.
Slegate dal periodo natalizio, da segnalare altre delizie di Perbellini.
Innanzi tutto il clamoroso Fior d’Albicocca, pasta lievitata che “racchiude piccole e gustose gocce di marmellata d’albicocca, mentre la superficie è ricoperta di ghiaccia morbida alle mandorle”: da leccarsi le dita.
Porta invece ben chiaro in alto il marchio registrato il Pan dei Siori, “dolce della tradizione Perbellini, chiamato il pane dei signori perché in passato chi si poteva permettere una tale delizia, visto il costo elevatissimo delle materie prime, era sicuramente benestante: dolce di pasta lievitata naturalmente, profumato alla cannella, impastato con uvetta, cedro e arancio a pezzetti, noci, mandorle e fichi secchi”. Per chi ama i sapori forti e antichi.
Infine un omaggio a un città così vicina a Verona che se ne possono sentire i profumi gastronomici. E’ la Sbrisolada, così presentata: “Mantova città invidiabile ed affascinante è qui, a due passi da Bovolone, e proprio per questo abbiamo voluto renderle omaggio con il dolce che ne è l’emblema; la brisa è la briciola in dialetto mantovano, da qui il nome Sbrisolona o Sbrisolada: le briciole, che si formano quando il dolce viene rotto, sono dovute al singolare impasto fatto di burro, mandorle e farina di mais”. Delizia a regola d’arte.
Se avete l’acquolina in bocca, non c’è da disperarsi: queste meraviglie si trovano in tanti rivenditori in diverse parti d’Italia, altrimenti c’è lo shop on line ufficiale (www.lievitomadreshop.com).
Info: www.pasticceriaperbellini.it