Le spiagge nere della provincia di Catania
Una singolarità della provincia di Catania che offre a bagnanti e amanti della bellezza una quieta memoria dell’antica irruenza del vulcano Etna: sono la spiagge nere create proprio dalle attività eruttive, plasmate dalla lava incandescente che è andata a tuffarsi nel mar Ionio.
Spiagge che si irradiano dal capoluogo etneo verso l’acese, in un susseguirsi di scogli irsuti alternati e pietre levigate e ciottoli più accessibili, accomunati da colore nero con tutte le diverse sfumature che gli ha donato il tempo con il concorso degli agenti atmosferici.
C’è chi ama viverle pienamente come spiagge comuni e chi invece preferisce osservarle nel loro magnifico fascino irrequieto, magari azzardando una passeggiata spesso poco comoda.
La più nota è certamente quella di San Giovanni Licuti, suggestivo borgo di pescatori che per i catanesi rappresenta anche una zona di svago, tra ristoranti e litorale lungo cui passeggiare.
La presenza di un piccolo porticciolo ha visto aggiungere dalla mano dell’uomo grandi blocchi litici a protezione di imbarcazioni e abitazioni affacciate sull’acqua, ma essendo della medesima materia lavica della spiaggia essi non hanno un effetto invasivo, andando a sposarsi perfettamente con il paesaggio circostante.
Proseguendo verso l’acese, percorrendo i tratti di lungomare accessibili alle auto, si possono incontrare scorci di raro fascino…
… e qualche caletta abbordabile anche da chi non ha lo spirito d’avventura…
… in un itinerario che è bello affrontare senza alcuna guida, nemmeno quella del navigatore o dello smartphone, per provare l’ebbrezza del potersi perdere senza correre alcun rischio…
… bensì con la certezza di imbattersi in lampi di splendore, anche dove non ce li si aspetterebbe, come su un molo di Acireale…
… o alle porte di Acicastello.
Giusto una manciata di chilometri da percorrere a ritmo lento, per godere di panorami in grado di regalare emozioni insolite.