L’Expo da mangiare per tutti: Argentina, Paesi Bassi e Oman
Lo Basso, Oldani, Berberé: gourmet sotto i 20 euro.
Datevi da fare. All’Expo bisogna mangiare informati. Prezzi medio alti, qualità medio alta, alta, medio bassa, non è la sagra della salsiccia, non siete al ristorante senza limiti di Groupon. Quindi, non c’è solo McDonald’s.
Piccola inchiesta su quel che si può mangiare anche sotto i 15 euro, nelle prossime settimane li testeremo tutti.
Con una dolorosa sorpresa, le maggiori critiche dei consumatori sono per la piattaforma di Eataly, coda sotto per il cibo, coda sopra per le bevande e il cibo si fredda, rapporto qualità prezzo alto (ma perchè invece allo Smeraldo si mangia da bene a benissimo?). Menù basico con focacce, piadine (Eataly, buone), panini e burger gourmet.
Dietro il Padiglione Brasile, food truck entro i 5 euro, ricette fusion. Meglio aspettare e puntare sul Food Truck di Felice Lo Basso dell’Unico, fra Cina e Columbia, con il delizioso Hamburger di Tartare di gambero in salsa rosa, Spalla di maiale a cottura lenta con rafano e mela, Frittini di verdure, Crostatina alle fragole e crema pasticcera (da 8 a 4 euro).
Molti tifano Argentina, per le empanadas, i panini, gli spiedini, la mitica Parillada mixta, 300 grammi, 20 euro. Un inno alla carne. Creativo lo street food dei Paesi Bassi, vegetariano e sano, interessante il Future Food District della Francia.
Consigliati i piatti del Perù, a base di quinoa, economico e speziato il Pollo al Satay dell’Indonesia, strepitosa la pizza bolognese Alce Nero Berberé, dai 7 euro, e gli spuntini al Parco della Biodiversità.
Vi stupirà lo street food dell’Oman, il Kebab di anatra e carote (meno la maionese tartufata), voto il Sandwich Pastrami (7 e 6 euro).
Il risotto allo zafferano, no soffritto no brodo, di Davide Oldani vale una sosta gourmet nel suo spazio Street Food.
Passate dal Padiglione Zero a quelli di Coldiretti e Slow Food, visitate i Cluster dei paesi produttori e poveri: Cacao, Caffè, Cereali e Tuberi, Vecchie e Nuove Culture. L’anima vera e l’intuizione profonda di Expo 2015.
Ancora su Farinetti: Eataly a Expo è da ribaltare. Lui ne è capace.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 16 maggio 2015.