Limonaia Prà de la Fam, agrumi come Belle Arti sul Garda bresciano
Se volete prova di quanto l’ingegno umano possa creare bellezza nella sua imperitura contesa con la Natura per armonizzarla con i propri desideri, dovete recarvi nell’Alto Garda Bresciano e farvi irretire dalla limonaie.
Si rimane a bocca aperta davanti alla suggestione estetica di queste strutture che con i loro pilastri nudi svettanti verso il cielo danno la sensazione di angoli mistici, mentre si tratta di un geniale sistema di serre componibili create per portare un pezzo di ambiente mediterraneo così a nord dell’Italia.
Se d’estate i pilastri rimangono nudi testimoni quasi metafisici del rigoglio di piante di agrumi che guardano le rive occidentali del Garda centro-settentrionale, d’inverno essi diventano sostegno di coperture che proteggano quelle stesse piante dai rigori meteorologici.
E’ così che nasce l’incanto dei limoni del Garda e dei loro templi.
La più importante di queste strutture è la Limonaia Pra’ della Fam in località Porto di Tignale (Brescia), zona costiera in passato via di comunicazione che congiungeva il paese con i centri più importanti del Lago: “il nome Prato della Fame deriva dal fatto che questo angolo di costa fungeva da riparo durante le violente bufere del lago; qui i naviganti restavano anche per giorni senza mangiare”.
L’origine delle limonaie affonda nel XIII secolo, rappresentando a lungo un importante motore economico del territorio.
Oggi invece hanno acquisito lo status di beni culturali, tanto che la Limonaia Pra’ della Fam può fregiarsi della definizione di Ecomuseo ed è vincolata dalla sovrintendenza delle Belle Arti.
Il Museo della Limonaia è aperto in questi mesi caldi e offre la possibilità di visite guidate che consentono di conoscere la storia e le particolarità della struttura, grazie anche al supporto di pannelli chiari ed efficaci.
Alla visita sono associate degustazioni di prodotti realizzati proprio con i frutti della limonaia, “come per esempio i particolarissimi limoni sotto sale aromatizzati con peperoncino o pepe (ideali per insalate, pesce o carni crude), il limoncino senza coloranti e conservanti prodotto in una antica distilleria locale, o il particolarissimo sciroppo di limone; da segnalare anche la presenza di prodotti locali di nicchia come per esempio l’olio d’oliva gardesano ottenuto da coltivazione biologica e spremitura a freddo, le marmellate biologiche di limone e arance amare, e il preziosissimo olio biologico agrumato al limone dove gli oli essenziali di questo frutto esaltano ogni tipo di carne e pesce”.
Durante la fioritura, camminare tra le piante di agrumi della limonaia inebria di profumi, riempiendo lo sguardo di colori che si stagliano sul profilo del lago che respira lì accanto. Infatti la limonaia è ancora in produzione, quindi oggetto di cure agricole che ne mantengono l’aspetto lussureggiante.
A raccontarci la limonaia è Maria Luisa Andreis, vice sindaco del comune di Tignale, la cui amministrazione cura appassionatamente ogni aspetto di questo gioiello, valorizzandolo con un’attenta gestione, a partire dalla prontezza nel rapporto con i visitatori alla cura costante del luogo.
Info: www.limonaiagarda.com