Limoni di Procida De.Co. (Campania)
Il limone di Procida è si presenta molto più grande e dolce, grazie all’ottimo clima dell’isola e alla sapiente cura dei contadini. Le caratteristiche del limone procidano rendono possibile la preparazione di diverse pietanze che utilizzano le diverse parti del limone. L’epicarpo o flavedo (la scorza) è ricco di oli essenziali e alcoli aromatici e viene utilizzato per la produzione di liquori e creme al limone. Il mesocarpo o albedo (strato bianco intermedio) si presenta molto asciutto e spugnoso ed è ottimo da mangiare: viene utilizzato, insieme con la polpa del limone, per le insalate di limoni. L’endocarpo è la polpa del limone (suddivisa in spicchi) che contiene il succo ed i semi. Con il succo di limone vengono preparate bevande e condite le pietanze.
Storia del prodotto.
Il limone è un agrume originario dell’India settentrionale e, probabilmente, fu introdotto in Italia durante l’epoca delle invasioni arabe (secolo IX-XI). La presenza del limone nel regno napoletano sin dall’antichità è testimoniata dalla rappresentazione di tale agrume in numerosi dipinti e mosaici rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano. Tuttavia, la coltura del limone in Italia si diffuse solo nel IV secolo e, nel Medioevo, raggiunse la Francia e la Spagna. I Romani lo consideravano un frutto prezioso e quando l’lmpero Romano crollò, la coltivazione dei limoni scomparve con esso. Furono gli Arabi, a partire dall’VIII secolo, ad impiantare nuovamente i limoni nel Sahara, in Andalusia e nell’Italia meridionale.
Tecniche di coltivazione
Questi limoni sono coltivati secondo metodiche naturali dagli agricoltori procidani, ligi alle tradizioni e alle tecniche antiche tramandate di generazione in generazione. Limoni grossi, dal succo gradevolmente acido, profumo intenso e un albedo talmente grosso da essere chiamato “pane”. Infatti i palati più fini lo degustano a fette, come dessert, con o senza l’aggiunta di un cucchiaio di zucchero. La zona di produzione non include solo Procida ma anche gran parte della costiera salernitana, conosciuta anche come Costiera Amalfitana (www.comune.procida.na.it). Nell’interessante documento che segue, realizzato alcuni anni fa quando è stato avviato il procedimento per ottenere la De.Co., si evince la ragione per cui alcuni amministratori locali ritengono importante sotto ogni profilo proteggere i propri prodotti identitari con la Denominazione Comunale.
RICETTE
Limoncello di Procida
Ingredienti: 8 limoni non trattati; 1 litro di alcool 95°; 1,5 litri acqua; 400 gr di zucchero.
Preparazione. Tagliare la buccia ai limoni e metterle a riposare con l’alcool in un contenitore che si possa chiudere per 48 ore. Dopo le 48 ore, bollire l’acqua con lo zucchero. Lasciare raffreddare e poi aggiungere alle bucce e all’alcool, lasciare a riposare ancora per 24 ore. Filtrare il tutto e mettere in contenuto bottiglie possibilmente di vetro.
Granita al limone
Ingredienti (per 6 porzioni): 180 gr di zucchero; 4 bicchieri d’acqua; 2 bicchieri di succo di limone.
Preparazione. Portate a bollire lo zucchero con l’acqua per 5 minuti. Aspettate che lo sciroppo ottenuto si raffreddi ed aggiungete il succo di limone. Mettete il composto in un contenitore metallico e riponetelo in freezer.
La granita sarà pronta dopo circa 4 ore.
Insalata di limoni.
Ingredienti (per 4 porzioni): 4 grossi limoni, menta, aglio, peperoncino, olio d’oliva.
Preparazione. Pelare i limoni e tagliarli a dadini. Condirli con sale, olio extra vergine, aglio, menta e peperoncino e mescolare il tutto.
Info: www.infodeco.it