L’introvabile libro di ricette del Trippaio del Porcellino di Firenze
E’ introvabile quanto prezioso il libro di ricette del Trippaio del Porcellino di Firenze, istituzione dello street food cittadino in piazza Del Mercato Nuovo.
Edito per celebrare “Cento anni della nostra storia a Firenze”, abbiamo la fortuna di poterlo leggere grazie alla spontanea generosità dell’attuale gestore, Orazio Nencioni, il quale ce ne ha recuperato al volo una copia che porta tutti i segni di un volumetto vissuto tra vapori intensi e profumi forti.
Contiene le ricette storiche di questo antico tempio del cibo di strada fiorentino. Incentrate sul quinto quarto, sono perle di saggezza culinaria che ricongiungono con il piacere della semplicità.
Si tratta ovviamente delle diverse varianti per cucinare la trippa e il lampredotto…
… delle quali ancora sopravvive la versione Inzimino…
… suggerendo ipotesi sfiziose…
… ma senza trascurare i metodi di base, i più semplici e preziosi.
Un trattato di antica sapienza gastronomica che fa comprendere perché, già nel 1981, Luigi Testaferrata, giornalista del quotidiano Il Giorno, si assumeva la responsabilità di definire quello della Loggia del Porcellino “il trippaio per eccellenza”.
A distanza di oltre trent’anni, sottoscriviamo il giudizio del collega.
Perché qui dal Trippaio del Porcellino, nulla è cambiato.
Per fortuna.