Lu cannizzere, antica imbarcazione della costa dei Trabocchi in Abruzzo
La sua singolare forma a triangolo e la povera composizione di sole canne ha attraversato nel corso dei millenni varie civiltà, da quella egizia alle popolazioni sarde, assumendo un ruolo anche nella storia della Costa dei Trabocchi, dove è stato presente fino a sessant’anni fa e veniva chiamato lu cannizzere, usato per la piccola pesca o per brevi trasporti.
Si tratta di una piccola zattera costituita da fasce di canne intrecciate fino a formare un cuneo, in grado di sostenere anche carichi importanti con una certa sicurezza, grazie all’aria incamerata all’interno della cavità della canna stessa che rendeva difficile il rischio di affondare.
Lu cannizzere era adatto alla pesca sotto costa, perché non avendo vele necessitava invece di una pertica che toccasse il fondale per potere essere mosso.
L’imbarcazione era usata soprattutto dai contadini che si affacciavano a mare per potere catturare in particolare le seppie, con l’uso di richiami visivi di legno della medesima forma dei cefalopodi che rappresentavano trappole letali, tali da consentire buoni quantitativi di pescato.
Tali zattere furono però utilizzate anche nella costruzione dei trabocchi, le ingegnose antiche macchine da pesca che hanno dato il nome a quest’area costiera dell’Abruzzo.
Ed è proprio qui che ancora sopravvive la memoria di tale zattera ancestrale, grazie all’azione culturale del Trabocco di Punta Tufano che a Rocca San Giovanni, in provincia di Chieti, svolge un’intensa attività di studio e tutela di usi e costumi locali legati a questo suggestivo ambiente.
Qui il cannizzere è stato ricostruito sia a grandezza naturale che in piccolo, un modellino utilizzato per le attività didattiche del trabocco, nel corso delle quali vengono fornite informazioni ricche di dati storici e ingegneristici ma anche di narrazioni avventurose, come quelle che ci ha regalato il responsabile Rinaldo Verì e che potete vedere e ascoltare nel video sottostante.
Info: https://www.traboccopuntatufano.eu/turismo/