Maierà (CS), bellissimo Borgo della Ceramica nell’Alto Tirreno in Calabria
Si fa fatica a pensare a un altro luogo così piccolo e raccolto eppure tanto ricco di meraviglie: Maierà in provincia di Cosenza è un sorprendente scrigno di bellezze artistiche e ambientali, con la Natura che l’ha dotato di panorami clamorosi…
… e di una conformazione singolare quanto attraente, mentre l’Uomo ha arricchito il posto di grazia architettonica e capolavori di arti decorative…
… con la perla finale di ospitare il Museo del Peperoncino, una delle più intelligenti e interessanti esposizioni etno-antropologiche del Paese.
Tutto questo in un borgo dell’Alto Tirreno della Calabria che conta appena 1.300 abitanti, abbarbicato a 360 metri di quota sul Parco Nazionale del Pollino, con aperture mozzafiato verso l’evocativa dolcezza della Riviera dei Cedri.
Già il colpo d’occhio apre il cuore, per la compattezza cromatica del decoro urbano, segno di un’amministrazione attenta nel preservare i caratteri identitari del luogo, urbanisticamente contrassegnato da muri che mostrano la materia viva della costruzione, tra pietre affioranti e mattoni a nudo, restituendo tutto il fascino del richiamo a una civiltà antica dalla nobile impronta bucolica.
E’ da Sindrome di Stendhal essere risucchiati dai vicoli del borgo, con il loro ordito di strette trame che si insinuano tra un edificio e un pezzo di morfologia litica esondante, un ventre urbano che irretisce a ogni passo.
Già questo giustificherebbe il viaggio, ma occorre aggiungere che il borgo è realmente un museo a cielo aperto che offre al visitatore opere d’arte moderna, murales e creazioni in ceramica, tutto eseguito e firmato da differenti artisti di valore, con l’intento di “testimoniare il Passato che si incontra con la modernità”…
… come nel caso dell’imponente Sempre nuova è l’alba realizzata da Angelo Aligia nel 2015.
E’ talmente convinto tale mecenatismo del Comune oggi guidato da Giacomo De Marco da avere prodotto nel corso del tempo numerosi e validi progetti, quali Ceramica Viva e Via delle Ceramiche d’Italia ideati e curati da Fulvio Longo, un’attività che ha condotto anche alla pubblicazione di cataloghi.
Da una preziosa guida fornitaci da Diego Granata, attivissimo come anima pensante e organizzativa della valorizzazione del borgo, ricaviamo che l’ultima opera collocata nel centro storico di Maierà è stata nel luglio del 2019 una realizzazione del maestro ceramista Tiziano De Luca insieme agli alunni della scuola primaria di Maierà, nell’ambito del Progetto PON Itinerari Narrati, modulo Maierà nel Parco Nazionale del Pollino – I.C. Diamante.
Gli edifici di culto contribuiscono allo stupore del centro storico con la Chiesa Madre di Santa Maria del Piano costruita nel 1534 per volere di Carlo I d’Angiò…
… mentre sotto il profilo archeologico si distingue la Grotta di San Domenico costituita da cavità naturali in parte scavate dall’uomo, usate come dimora da comunità di monaci basiliani…
… e di recente sono tornati a splendere in seguito a ristrutturazione i resti di una Corte probabilmente Longobarda che si trovano presso la Cappella Madonna del Carmine.
Altre chicche, il Punto Lettura descritto nel citato documento-guida “un luogo senza vita, fino alla fine degli anni ’80 un bar, oggi si risveglia, indossa un nuovo vestito, cambia volto e si apre ad una nuova esistenza, realizzato dall’Associazione Makhairas-ETS di Maierà”…
… e il Parco delle Sculture nella frazione di Vrasi, con installazioni in pietra realizzate dall’artista Franco Perrone.
Non soltanto un magnifico borgo, dunque, ma un variegato sistema di promozione capace di mettere insieme istanze attinenti tanto alla cultura quanto alla civiltà, facendone un virtuoso dispositivo di attrazione turistica, un esempio luminoso da seguire.
Per i materiali fotografici e le informazioni si ringrazia Diego Granata e la pagina Facebook Maiera’ -Cs in Calabria.
Info pagina Facebook: https://www.facebook.com/Maiera-Cs-in-Calabria-103913601093664/