Mambo a Castellanza (VA), eccellente ristorante di carne con il churrasco al massimo livello
Qualità delle materie prime, perfezione delle cotture, umanità dell’accoglienza, competenza di ogni collaboratore, gentilezza del servizio, bontà dei sapori, piacevolezza dell’arredo, comfort dell’ambiente, ragionevolezza del prezzo, gestione superlativa: è tutto straordinario al Mambo, ristorante di carne di impressionante eccellenza in viale Don Minzoni 71 a Castellanza, in provincia di Varese, fino ad adesso la migliore churrascaria autoctona provata in Italia.
“Condivisione, compagnia, allegria, divertimento: questo è ciò che troverai al Mambo!” promette e mantiene il locale, la cui dichiarata missione è fare scoprire ai clienti “l’essenza carioca del churrasco, un’esperienza classica e deliziosa nelle zone verdi del Rio Grande do Sul: ti immergerai nei profumi succulenti della carne e nei brusii piacevoli della gente, come se camminassi per le strade del Rio”.
Naturalmente a partire da un ottimo drink con il quale accompagnare pure tutto il pasto, per provare modalità di gusto davvero diverse dal solito: consigliatissima la Caipirinha eletta dai brasiliani bevanda nazionale, un mix di Cachaça, zucchero di canna e lime che qui fanno alla perfezione, bilanciata e gradevole come raramente accade di trovare.
La carta però offre anche molto altro tra bevande e cocktail, pertanto c’è da sbizzarrirsi pur senza esagerare.
Il Menu’ churrasco sposa la formula del “girocarne illimitato dal tipico sapore brasiliano”, quindi un all you can eat a 31 Euro che prevede “una piccola selezione di finger food della cucina brasiliana” composta da Pao de Queijo (panino al formaggio a base di farina di tapioca o manioca tipico del Minas Gerais nel Sudeste), Coxinha (sorta di arancino farcito di pollo originario di San Paolo), Risolis (impasto impanato passato nell’uovo e variamente farcito, piatto condiviso con la cucina portoghese) e Bolinha de Queijo (pallina croccante fuori e con formaggio fuso dentro), tutte ghiottonerie fenomenali da divorare, con un plauso a una frittura sopraffina priva di unto.
Segue un antipasto a scelta tra due opzioni, crostone ai 5 cereali con lardo di Patanegra accompagnato da salsa Mambo, oppure un fantastico carpaccio di carne salada accompagnato con maionese al mango e servito su foglia di bamboo che già da solo vale il viaggio, per la succulenza sbalorditiva che lo rende una portata golosissima, la cui quantità è davvero notevole considerando il suo essere compresa nel prezzo.
Si arriva così al clou del pasto, quando “il lungo viaggio del churrasco parte da Rio Grande do Sul, dove i gauchos erano soliti prepararlo, fino ad arrivare a Castellanza”: non soltanto una modalità di cottura ma anche un autentico rito popolare gastronomico, il quale prevede che la carne mista di vari tipi venga servita sugli espetos, le “tipiche spade usate per lo spiedo”…
… portate in tavola dai passadores, addetti al servizio altamente specializzati che passano continuamente e più volte da tutti i tavoli per tagliare le carni direttamente davanti ai clienti “come da vera tradizione brasiliana”, creando empatia con gli avventori grazie alla loro naturale simpatia e a una tipologia di fruizione capace di mettere tutti di buonumore.
Ben otto differenti le carni servite: Linguiça (verzino di maiale), Coscia di Frango (fuso di pollo aromatizzato buono come non mai), Peru’ con Bacon (petto di tacchino con pancetta affumicata di sorprendente complessità sensoriale), Costela de Porco (irresistibile costina di maiale aromatizzata), l’inarrivabile clamorosa Picanha (codone di manzo alla Gaucho), Lombo de Porco (imperdibile coppa di maiale al sapore del Brasile)…
… e ancora Alacatra (scamone di manzo), Maminha (spinacino di manzo con cottura alla Carioca), cui si aggiunge il Queijo Defumado (scamorzina affumicata).
Anche i contorni rientrano nel prezzo fisso, così arrivano a tavola la Polenta fritta in bastoncini e la Manjoca anch’essa fritta.
A parte il semplicissimo ma stuzzicante Belem (“taglio di ananas alla griglia insaporito con cannella”), i dolci arrivano dal laboratorio di pasticceria di Cornaredo (MI) del noto pastry chef Nicolò Moschella, sempre più presente nei ristoranti gourmet: tra varie proposte allettanti, abbiamo scelto con soddisfazione il Manaos, una “mousse al cocco cremoso al mango e passion fruit su base di frolla sable”.
Mambo rientra tra le esperienze irrinunciabili per chi ama la buona cucina e la ristorazione fatta come si deve, tanto da valere decisamente il viaggio.
Quando vi troverete qui, rivolgete pure tutte le domande che credete al disponibilissimo titolare, perché le sue risposte permettono di scoprire aspetti meno noti della civiltà brasiliana, aggiungendo il valore culturale ai già infiniti pregi sensoriali del posto.
Info: https://mambocastellanza.it/