Mario Soldati e il cibo in tv
Siamo tutti figli di Mario Soldati? Certamente lo siamo noi che raccontiamo il cibo attraverso le immagini in movimento. E’ unanime considerarlo l’inventore del reportage enogastronomico, titolo conquistato grazie alla realizzazione del Viaggio lungo la Valle del Po alla ricerca dei cibi genuini nel cuore degli anni ’50, quando la tv italiana è ancora una neonata.
Ne conferma l’importanza Massimo Scaglioni, docente di Storia dei media dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il quale conferisce a Mario Soldati anche l’attestato di precursore dello Slow Food: un pioniere, come quel Gino Veronelli con il quale incrociò scritti e passioni.
MASSIMO SCAGLIONI
E’ Ricercatore in Storia dei media, settore Cinema, fotografia e televisione. I suoi interessi accademici spaziano dalla storia culturale e sociale dei media all’indagine sulla dimensione istituzionale, testuale e dei consumi della televisione, trovando testimonianza nelle molte ricerche e monografie pubblicate.
Dal 2008 è senior researcher presso il CeRTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi), per il quale è responsabile di numerose ricerche amministrative, per committenti istituzionali e privati.
Dal 2006 è tutor del dottorato in Culture della comunicazione, membro del Collegio docenti, e coordinatore della rivista Comunicazioni Sociali OnLine.
Dal 2004 è dottore di ricerca in Storia e forme della rappresentazione e del consumo mediale.
E’ membro dell’editorial board delle riviste scientifiche Comunicazioni Sociali, View – Journal of European Television History and Culture e Bianco e Nero e Series. Dal 1999 collabora con il Corriere della Sera, Corriere.it e con TV2000.
E’ Direttore didattico del Master Fare.Gestione, sviluppo, comunicazione, attivo presso Almed (Alta Scuola in Media Comunicazione Spettacolo dell’Università Cattolica), con la direzione scientifica del prof. Aldo Grasso.