Mela Rosa dei Monti Sibillini, Presidio Slow Food delle Marche
“Le mele rosa sono un’antica popolazione coltivata da sempre nelle Marche, in particolare tra i 450 e i 900 metri di altitudine: dalle aree pedecollinari fino alle valli appenniniche e ai versanti dei Monti Sibillini”: parte da qui il racconto di Slow Food della Mela Rosa dei Monti Sibillini, sottolineandone il carattere rustico ma anche l’essere sempre sana.
Hanno un solo difetto, agli occhi del consumatore moderno frettoloso e disinformato: l’aspetto, perché “sono piccoline, irregolari, leggermente schiacciate e con un peduncolo cortissimo, insomma, buone ma poco appariscenti”; “per questo, non riescono a competere con le mele moderne presenti sul mercato: più grandi, regolari e dai colori brillanti”.
Diventa quindi una battaglia di civiltà, sconfiggere la superficialità dei consumatori esteti, per indirizzarli invece verso i sapori veri e i prodotti sani.
Per questo va sostenuto accoratamente l’impegno dei produttori di questo Presidio che si sono riuniti in un’associazione, lavorando al recupero del frutto insieme alla Comunità Montana dei Sibillini, popolata di bellissima gente di rara civiltà, con epicentro la bellissima e ospitale Amandola, in provincia di Fermo, famosa negli anni ’90 per un prestigioso e seguitissimo festival del teatro popolato da artisti fuori dagli schemi.
E’ proprio un produttore di Amandola, Massimo Gravucci, a parlarci di questa Mela.
Info: www.fondazioneslowfood.it