Il Menhir Croce, monumento millenario a Cocùmola, Minervino di Lecce
La piccola frazione di Cocùmola appartenente al comune di Minervino di Lecce vanta diverse tracce storiche di grande pregio storico-antropologico, come il Menhir Croce che Google colloca al numero 26 di via Savoia, in una minuscola piazzetta collocata a ridosso di un segnale stradale di stop. Si tratta di una tipologia archeologica che rientra tra le testimonianze più affascinanti del passato, trattandosi di monumenti preistorici costituiti da un’unica grande pietra con finalità rituali.
Insieme ai Dolmen, i Menhir sono molto diffusi nel territorio salentino, tanto che è stato creato per studiarli e divulgarli un sito specializzato chiamato Dolmenhir. Le sacre pietre del Salento nel quale in merito al Croce si legge che lo studioso “Cosimo De Giorgi, alla fine del XIX secolo, lo trova nella campagna, fuori dalla periferia di Cocumola e lo descrive di dimensioni differenti (m 3,57)” rispetto ai 320 cm. che misura oggi questo “monolite, probabilmente spostato dal sito originario, con evidenti segni di restauro, una notevole difformità nella sezione e gli spigoli arrotondati nella parte superiore” (http://www.dolmenhir.it/minervino-di-lecce-cocumola/menhir-croce.html).
Lo stesso sito mette a disposizione un intervento del medesimo Cosimo De Giorgi sull’ultimo numero dell’anno 1916 della Rivista storica salentina in cui cataloga I menhir della Provincia di Lecce tra i quali colloca quello della Croce, informando che “a poca distanza esisteva un bellissimo Dolmen che fu distrutto”.
Porsi al cospetto di questa memoria litica desta grande emozione: sarà suggestione, ma è come se emanasse tutto il carico di simboli che l’Uomo vi ha attribuito, trasmettendo il senso del tempo, della civiltà in fieri, delle radici che ci accomunano.
Basta una sosta di pochi minuti per ricavarne un’esperienza contemplativa destinata a sedimentarsi nel vissuto dell’osservatore. E se doveste avere difficoltà a individuarlo, auguratevi di incrociare i vigili urbani del posto come accaduto a noi: sono tra i più gentili e disponibili che abbiamo mai incontrato, vi aiuteranno certamente a trovare il Menhir e vi faranno comprendere perché qui siano ancora vive le lezioni di civiltà che arrivano anche dal passato più antico.