Montebore, antico formaggio piemontese riscoperto da Vallenostra
In una delle più belle valli dell’Appennino ligure (anche se è provincia di Alessandria) si produce un formaggio antichissimo, il Montebore (dal nome del piccolissimo paese della zona), pare già conosciuto e apprezzato da Leonardo Da Vinci. Nel 1489, infatti, si tenne proprio nel tortonese il banchetto per le nozze fra Isabella D’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro, Duca di Milano. Leonardo Da Vinci, cerimoniere dell’evento volle sulle tavole proprio quel formaggio tipico, dalla forma a torta nuziale, o a castelletto, considerato per questo motivo anche benaugurante per la novella coppia.
Il particolare formaggio venne prodotto solo in questa zona di provincia di Alessandria fino agli Anni ‘70 – sempre seguendo un’antica ricetta tramandata di generazione in generazione – e solo da qualche anno un paio di aziende hanno voluto nuovamente regalare ai palati di tutta Italia questa formaggetta “multistrato” ottenuta con latte di vacca e pecora. Il luogo ameno e lontano da fonti di inquinamento è garanzia che le materie prime sono di grande qualità e genuinità, mentre il rigido disciplinare a cui è sottoposto lo ha annoverato tra i prodotti del presidio Slow Food.
La cooperativa Vallenostra ha ideato anche una simpatica iniziativa per aiutare questa produzione di nicchia: adotta una pecora. Con una spesa annua si può finanziare la crescita di una pecora da latte per garantire la continuità del prodotto. In cambio il “padre” riceverà periodicamente forme di Montebore prodotte anche con il latte del suo ovino.
Nel video Roberto Grattone ci fa scoprire i “segreti” del Montebore.