Mosto Italiano, birre artigianali del Lazio dalla Riserva Naturale di Decima Malafede a Roma
E’ sempre più sentita l’esigenza di creare birre autarchiche non soltanto italiane ma anche prettamente territoriali, un fenomeno culturale che trova un perfetto modello nel birrificio romano Mosto Italiano aperto nel 2018 con “una Vision chiara che renda il progetto unico veramente”.
E’ dallo stesso birrificio che spiegano come “la stragrande maggioranza degli altri birrifici lavora con ingredienti esteri: malti tedeschi, luppoli americani, lieviti francesi”, mentre “la nostra Vision è: produrre birra italiana, dal campo al bicchiere, la prima davvero 100% made in Italy”.
Un progetto realizzato “grazie alla collaborazione con la storica Cooperativa Agricola Agricoltura Nuova” che ha permesso “di coltivare ogni singolo ingrediente, compreso il luppolo: le colture e il birrificio sono situati nella stupenda Riserva Naturale di Decima Malafede, a Roma”.
Così impiegano l’acqua di Roma che “proviene prevalentemente dalle sorgenti del Peschiera e delle Capore ed è davvero ottima da bere”, mentre l’orzo di varietà distica “viene coltivato con l’esperienza e i metodi biologici e biodinamici della Cooperativa Agricoltura Nuova, secondo i più alti standard di qualità e rispetto per l’ambiente”, fino al luppolo che l’azienda preferisce coltivare nella propria valle invece di acquistarlo all’estero come avviene di consueto.
Del resto “lavorare in una riserva naturale è un vanto di pochi: abbiamo la fortuna di poter disporre di orzo, grano, avena, triticale coltivati con esperienza e sostenibilità ambientale per arricchire le nostre birre coi sapori della nostra terra”.
Tra le referenze ci hanno colpito particolarmente l’equilibrata Primo Mosto, una “chiara a fermentazione ibrida, preparata con il nostro malto pils e la nostra varietà di luppolo più delicato, raccolto a fine agosto”…
… e la complessa Triplo Mosto, chiara ai tre cereali (orzo, frumento e avena) dalla potente impronta amaricante intrecciata con la dolcezza tattile dell’avena, creando una combinazione di rara originalità.
Non meno eccelse le altre birre, come Mosto Rosso “preparata con una sfumatura di orzo tostato in forno ad alte temperature”, Mosto Amaro “ispirata alle IPA ma con un sapore semplicemente unico” dovuto a “un’enorme quantità di luppolo in fiori”, quindi la Saison “con l’utilizzo in ricetta del triticale, un cereale antico molto rustico”.
Ogni sorso suggerisce davvero l’idea della natura insieme a una forte identità che sembra trasmettere a queste birre una sensazione unica di originalità, freschezza e onestà d’intenti, ingredienti preziosi quanto quelli materici.
Info: https://www.mostoitaliano.com/