I Musei Mazzucchelli, stimoli culturali molteplici alle porte di Brescia
LE INCISIONI
Tra tantissimo pregio, la nostra preferenza emotiva va alla sezione disegni, incisioni e stampe che conserva una raccolta di opere grafiche, costituita da quasi 700 pezzi.
BACCANALE
Autore: Philippe Galle (Haarlem 1537 – Anversa 1612) ;
Epoca: fine XVI – inizio XVII sec. ; Tecnica: bulino
Descrizione: L’incisione fa parte della serie “I quattro grandi poteri”, costituita da quattro tavole allegoriche d’analoga impostazione incise da Philippe Galle da composizioni di Gerard van Groeningen.
Questa parte del Museo viene così presentata: “le incisioni, databili dal XVI secolo, illustrano il mito di Dioniso lungo i secoli, la fortuna dell’allegoria della vite nella cristianità e, in alcuni casi, documentano le tecniche di vinificazione”.
LA FAMOSA BOTTE DELLA CITTÀ D’EIDELBERGA
Autore: Filosi Giuseppe (attivo a Venezia nel 1732 – 1757) ; Epoca: 1739; Tecnica: bulino
Descrizione: L’incisione riprende con alcune varianti l’illustrazione del primo volume della celebre opera di Maximilien Misson “Nouveau voyage d’Italie fait en l’année 1688 avec une Mémoire contenant des avis utiles à ceux qui voudront faire le même voyage”.
Il pregio immenso delle opere in oggetto tuttavia non è soltanto storico, ma anche e soprattutto artistico: la qualità del segno è elevatissima, con alcuni pezzi decisamente sublimi.
ALLEGORIA DELL’AUTUNNO
Autore: Giovanni Battista Volpato (Bassano del Grappa/VC 1740 – Roma 1803 ;
Epoca: 1770-1780 ca. ; Tecnica: bulino e acquaforte
Descrizione: L’incisione fa parte della serie “Le quattro stagioni” incisa da Volpato all’epoca del suo soggiorno veneziano (1770 circa) e del felice sodalizio artistico con Francesco Maggiotto, responsabile dell’ideazione delle scene.
Sei lì spinto dall’amore per il vino, ma ti trovi ghermito nel gusto da un’autentica esposizione d’arte.
LE ROI BOIT (Il re beve)
Autore: Ephraim Gottlieb Krueger (Dresda 1756 – 1834);
Epoca: 1805 ; Tecnica: acquaforte
Descrizione: L’incisione riproduce un dipinto di Jacob Jordaens conservato al Louvre ed è stata realizzata per il secondo volume della monumentale opera “Musée Français. Récueil complète des tableaux, statues et bas-reliefs qui composent la collection nationale” in quattro volumi, stampata a Parigi tra 1803 e 1809.
Abbiamo chiesto una visione d’insieme sulla struttura a Pierangela Gemignani, vicepresidente della Fondazione Giacomini Meo Fiorot che gestisce i Musei Mazzucchelli.