Museo del Mare di Ischia, le storie suggestive della navigazione e della pesca nell’Isola
Un corredo di reperti, memorie, racconti, riproduzioni, testimonianze e ricostruzioni così ricco e sensato da offrire con grande senso di inclusività intellettuale il senso più profondo della grande distesa d’acqua che ci avvolge, fonte di cultura e culla di civiltà, ma anche alimento delle nostre sensibilità: il Museo Etnografico del Mare Isola d’Ischia è un piccolo gioiello talmente importante da rappresentare una delle principali ragioni per raggiungere questo paradiso già dotato di non poche meraviglie attrattive.
Si trova nel Palazzo dell’Orologio a Ischia Ponte in via Giovanni da Procida 3 e dal 1996 è un elemento rivelatore dell’identità della comunità locale.
Distribuito disposto su tre piani collegati da scale anch’esse allestite…
… le quali conducono alle diverse stanze ricchissime di oggetti di evidente immediatezza nel narrare l’intera epopea del mare, dalle attività della marineria all’epopea delle grandi avventure dense di eroismo, poste però alla pari con l’umiltà e la fatica dei pescatori…
… dove sono immancabili gli ex voto, omaggi alla buona sorte in forma di quadri spesso tanto semplici nel tratto come nel contenuto sfociante nel naif quasi infantile, eppure commoventi nel loro testimoniare eventi di straordinaria salvezza da tragedie annunciate con il ricorso alla fede nei miracoli…
… ma con onestà intellettuale ci sono pure tracce di tragedie contro le quali non c’è stato nulla da fare, mietendo le inevitabili vittime di quel gigantesco organismo vivente e a tratti spietato che è il mare…
… quindi menu che svelano cosa si mangiava a bordo delle navi…
… e totem capaci di infondere nostalgia, come insegne e avvisi di una volta per fare orientare i turisti, ingialliti dalla patina del tempo.
Un allestimento in cui tutto ha un’anima, anche la memoria degli oggetti, come una nave raffigurata in foto, soggetto antropomorfizzato da nomi di persona tali da dargli vita propria, come nel caso della Salvatore Marino costruita nel 1955, per 24 anni in servizio tra Ischia, Procida e Pozzuoli…
… mentre non mancano aspetti pedagogici, rappresentati dalle foto che spiegano atti del mestiere del marinaio, vedi la foto della sistemazione delle reti sulla spiaggia di san Pietro…
… o i modellini che illustrano i differenti usi delle imbarcazioni, come questa vecchissima barca da carico usata per trasportare pietre di tufo…
… ma anche richiami alla mondanità d’un tempo con miniatura di un leggendario motoscafo Riva…
… senza dimenticare i personaggi più originali attratti dal fascino dell’isola, come Costantino Pilato, detto il Pirata Aragonese…
… cui fanno da contraltare i più rigorosi reperti etno-antropologici…
… e quelli archeologici, in grado di certificare il valore scientifico dell’allestimento…
… e ancora angoli che colpiscono il cuore come quello dedicato ai tanti emigranti ischitani risucchiati proprio via mare verso un futuro diverso…
… fino al giusto tributo a chi è stato alla base della creazione del museo, i fratelli Gennaro e Nino Basile, il primo dei quali anche creatore di pezzi in mostra.
Il museo si fa carico con molta serietà del proprio ruolo didattico, come dimostrano volumi, riviste e raccolte consultabili in loco, strumenti molto preziosi per studiosi, appassionati e anche semplici curiosi che vogliono approfondire gli argomenti narrati dall’esposizione.
Un’istituzione necessaria per offrire ancora più spessore nella conoscenza dell’Isola, la quale riesce perfino a dare una motivazione razionale al fascino che essa esercita, facendone emergere radici ataviche e pratiche senza tempo alla base di uno dei luoghi più ammirati del mondo.
Info:
- https://associazione-amici-del-museo-del-mare-isola-dischia.business.site/
- https://www.facebook.com/MuseoEtnograficodelMareIschia/?paipv=0&eav=AfZBRWzCWe1P176IF5CIXGjEbFF6XHONriCr9a-gkaZdJ8d4z2vDXCKSzxeN0zVRUv4&_rdr