Museo della Bonifica Ca’ Vendramin, l’ingegno nel Delta del Po veneto
La capacità di rialzarsi da ogni disastro, la caparbietà nel piegare le ostilità della Natura alle ragioni della sopravvivenza dell’Uomo, lo strabiliante genio dell’essere umano nelle pratiche ingegneristiche, il vitale attaccamento delle genti del Delta del Po veneto alla loro terra alluvionale: racconta tutto questo il Museo Regionale della bonifica Ca’ Vendramin, con la monumentale concretezza di edifici, macchine e immagini di operosità.
Si trova in via Veneto 38 a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, nel basso Polesine e nel Parco del Delta del Po, su quell’Isola di Ariano che comprende anche i centri di Ariano nel Polesine e Corbola: è ospitato da un “impianto idrovoro dismesso verso la fine degli anni ’60”, dove ha assunto la missione “di tramandare l’azione svolta dall’attività di bonifica nel prosciugare paludi e acquitrini e nel mantenere vivibili aree in continuo equilibrio tra terra e acqua, consentendo la convivenza della conservazione ambientale con l’indispensabile sviluppo economico della gente del Delta”.
A raccontare questa epopea ai visitatori sono “gli antichi macchinari costituiti da caldaie a vapore e da pompe centrifughe utilizzati a seguito della costruzione degli impianti agli inizi del 1900 per il prosciugamento del bacino dell’isola di Ariano”…
… “la vecchia officina a servizio degli impianti e delle macchine consorziali…
… ma anche “l’archivio storico degli enti di bonifica che si sono succeduti nel territorio del delta del Po” e “il centro studi destinato al Laboratorio Internazionale Delta e lagune”.
Le parti meccaniche colpiscono lo sguardo per le dimensioni gigantesche, mettendo però subito in dialogo con la sensibilità del visitatore, cui suggeriscono il senso della fatica e del duro lavoro, nonché il coraggio per affrontare l’improba sfida dei tumulti fluviali.
Altrettanto imponenti i locali che ospitano quest’ordito metallico, con l’eleganza antica che avevano un tempo anche gli opifici, grazie all’uso di mattoni in cotto e dettagli decorativi di misurato gusto che continuano a manifestare grazia architettonica…
… senza dimenticare l’apporto estetico della rara bellezza della natura circostante, con il verde dei campi pianeggianti in cui si insinuano le cerulee lingue dei corsi d’acqua.
Il pregio del museo però si sostanzia nella sua organizzazione scientifica, soprattutto attraverso il mirabile uso del corredo iconografico derivante dalla selezione operata tra i materiali dell’archivio.
Foto d’epoca struggenti nel restituire tranche de vie tra l’arcadico e il modernariato…
… disegni industriali come vivida rappresentazione di talento pragmatico…
… usati anche per narrare la vita quotidiana della struttura, dall’ideazione all’applicazione dei suoi strumenti…
… con una generosa proposta di documenti aziendali che da un lato testimoniano l’acume raggiunto già un secolo fa dalla comunicazione d’impresa, mentre dall’altro si fanno vestigia antropologica di una comunità esemplare.
Doveroso che sia scolpito nel marmo il tributo alla figura determinante per tale impresa, Antonio Zecchettin di Castelleone, “continuatore della secolare tradizione bonificatrice della veneta repubblica”, l’ingegnere che “progettò, attuò, diresse la bonifica dell’Isola di Ariano, tramutando la desolata palude in ubertosa campagna”.
Tutto ciò dominato dalla svettante figura della Ciminiera che saetta verso il cielo, “segnale alto dell’impianto idrovoro Ca’ Vendramin e lo è ora del nuovo Museo Regionale della Bonifica”, la quale “convogliava in atmosfera i prodotti gassosi della combustione del carbone che avveniva nelle caldaie alle quali è collegata tramite condotti sotterranei”: il restauro giudizioso cui è stata sottoposta la restituisce in tutto il suo splendore.
Gestito con passione, competenza e generosità dalla Fondazione Ca’ Vendramin guidata dall’ingegnere Lino Tosini, si tratta di un museo necessario, tanto per il territorio di cui rappresenta imprescindibile memoria quanto per il viaggiatore che voglia comprendere a fondo l’anima di questi luoghi.
Nel video che segue, alcune impressioni visive della nostra visita al museo.
Info: http://www.fondazionecavendramin.it/index.php?option=com_content&view=featured&Itemid=101
Realizzato con il sostegno di C.I.F.I.R. – Consorzio Industriale Formazione e Innovazione Rovigo S.c.a.r.l.