Museo della Centuriazione, antiche tracce romane da vivere nel cesenate
Un museo da camminare, da immaginare, da cercare, impalpabile astrazione intellettuale, concreta radice ancestrale, materica memoria toponomastica: il Museo della Centuriazione del cesenate è una delle più singolari realtà culturali del Paese, un caso di studio di primario interesse ma anche un’esperienza emotiva di grande originalità.
Sul sito del Comune di Cesena viene spiegato che “la centuriazione romana è una grande organizzazione del territorio che risponde a funzioni produttive ma anche ad una divisione della vita e del cosmo di respiro religioso: nel cesenate, tra la città e il mare verso Nord-Est, è stata conservata fino ad oggi”. Si tratta quindi “della suddivisione della campagna in un reticolato di vie (cardi e decumani) tra di loro parallele e perpendicolari”.
Un reticolo che rappresenta l’identità atavica del cesenate, così sentita da avere spinto un gruppo di abitanti del territorio particolarmente sensibili e illuminati a creare l’Associazione Terre Centuriate Cesenati per occuparsi “dello studio, divulgazione e valorizzazione di quel lembo di terra compreso fra i fiumi Savio, Pisciatello-Rubicone ed il mare di Cervia e Cesenatico”, in cui, “oltre al classico reticolato romano di decumani e cardini orientati secondo il movimento del sole”, è stata “riportato alla luce una straordinaria simmetria orografica che ha permesso di realizzare attorno al 230 a.C. un efficacissimo impianto idraulico che ha protetto da impaludamenti la centuriazione stessa e le sottostanti saline di Ficocle-Cervia”.
Questo ordito agro-urbanistico è stato attraversato da tantissima Storia con protagonisti di primaria importanza.
Figure evocate durante l’attività più suggestiva del museo, le camminate, visite guidate all’aperto consistenti in passeggiate nelle Terre Centuriate, con varie tappe nel corso delle quali si spiegano la suddivisione del territorio e gli eventi di cui è stato testimone, con la spiegazione della vita contadina e sociale che vi si svolgeva.
Si tratta di un’immersione emotiva in un passato che appare ancora presente, vivo nella passione di chi lo studia e intende ancor più tutelarlo e valorizzarlo.
Abbiamo preso parte a una di queste camminate, documentandola con la nostra telecamera: nel video qui sotto ecco un momento della visita guidata all’aperto, con protagonista Giancarlo Brighi, anima del progetto cui è spettato avviare le prime fasi dell’associazione e del museo, gestendole fino al 2016 come Presidente, mentre attualmente è delegato agli aspetti di ricerca e divulgativi.
Per questo vengono organizzate tali visite in bici e a piedi nella centuriazione, capaci di coinvolgere decine di persone ogni volta: le attività fisse messe a calendario sono la camminata serale-notturna Papaveri e Lucciole a fine maggio, la Notte Inquieta di Giulio Cesare il 10 gennaio, la premiazione con una targa Bella di Cesena (“una storica varietà di pesca a polpa bianca che ha fatto la storia della frutticoltura cesenate”) a un personaggio che si è distinto con la sua attività sul territorio centuriato.
Dal punto di vista espositivo invece “allo stato attuale vi è la mostra fotografica, 12 pannelli del percorso culturale, un percorso per MTB di circa 40 km nella centuriazione, un pannello nel luogo delle antiche fornaci romane in riva al fiume Savio, pannelli descrittivi di un tronco di decumano”, come ci ha spiegato Brighi.
La sede provvisoria si trova nel quartiere Cervese Nord a S. Giorgio di Cesena, dove è allestita una mostra fotografica.
Il nome completo della struttura è Museo della centuriazione e della trasformazione del territorio e la localizzazione è a Bagnile di Cesena (FC), dove si trova un podere con casa colonica annessa, individuata come sede materiale per la realizzazione del museo fisico, mai nato a causa di finanziamenti arenati. Il progetto prevedeva “casa colonica con arredamento tipico, biblioteca delle tecniche e caratteristiche dei vari territori centuriati, attrezzi agricoli fino a quelli meccanici della metà del secolo scorso”.
Lo scopo del museo era ed è ambizioso: “didattico divulgativo per custodire la memoria che altrimenti andrebbe persa”, affinché “indirettamente si possa conservare almeno in parte il paesaggio a quadre con le divisioni interne secondo le regole degli antichi agrimensori-Gromatici”, con “identificazione dei prodotti agricoli con il territorio di produzione”.
Nel corso degli anni l’attività dell’associazione ha avuto esternazioni scientifiche, come la realizzazione di una buona mole di documentazione, la pubblicazione di libri e opuscoli, attirando l’interesse di importati studiosi che si sono recati sul posto, come lo storico statunitense Barry Strauss.
L’attuale presidente dell’associazione, Michele Ceccaroni, ci ha messo a disposizione “una visura dell’area interessata dal futuro Museo della Centuriazione”…
… “e una planimetria con una suddivisione degli spazi che fu a suo tempo ipotizzata dal progetto” che vi mostriamo qui sotto.
Ceccaroni ci ha informato che “negli ultimi due anni l’Amministrazione Comunale ha dimostrato più interesse verso la Centuriazione rispetto al passato, ma sulla possibilità di realizzare il progetto del nuovo Museo non ci sono attualmente risorse economiche e volontà politiche per sperare in una rapida decisione in merito”, rassicurando però sul fatto che “l’Associazione ad ogni modo continua la sua attività divulgativa e di ricerca come ha sempre fatto da 27 anni con entusiasmo e buona volontà”.
In attesa di auspicabili sviluppi, questo museo in fieri, tale esposizione da comminare, merita un viaggio in terra cesenate, per partecipare a iniziative dove al piacere dell’intelletto si associa il grande cuore di chi ama la proprie radici.
Info: http://www.comune.cesena.fc.it/cesenaturismo/musei-museocenturazione