Nascetta, storico autoctono delle Langhe nella versione di Diego Conterno
La Nascetta appartiene a quella schiera di uve nobilissime che però rimangono appartate, non godendo dei favori delle mode del mercato enoico e soprattutto non disponendo dell’adeguata notorietà che meriterebbero.
Sul sito della Regione Piemonte dedicato alle politiche agricole e in particolare alla viticoltura, è inserita tra i “vitigni minori” (guarda caso…): vi si riporta che è “localmente chiamata anche Anascetta o Nas-cëtta (curiosamente pronunciata staccando la “s” dalla “c” e con “e” semi-muta)” e che era “un tempo diffusa nell’Albese e segnalata fino a Mondovì” (http://www.regione.piemonte.it/agri/politiche_agricole/viticoltura/dwd/vitigni/minori/nascetta.pdf).
Noi abbiamo eletto a sineddoche la versione di Diego Conterno, i cui vigneti di Nascetta si trovano a ovest nel comune di Monforte d’Alba, in provincia di Cuneo, su una collina a circa 400 metri s.l.m.
La cantina è a conduzione familiare, con a capo Diego Conterno e il figlio Stefano.
La filosofia è improntata a un forte rispetto della natura che si traduce in metodi di coltivazione biologici.
Il Nascetta in purezza di Diego Conterno al naso è un trionfo di profumi floreali.
Ha una spiccata mineralità che si porta dietro un ricordo quasi torbato.
L’acidità è tumultuosa e scatena l’avidità di una beva piacevole e famelica.
Nel retrogusto, appare un accenno abboccato, mentre al palato di avvertono susine bianche, ananas e un accenno di cedro.
A raccontarci questo vino identitario piemontese è Stefano Conterno, nel video qui sotto.
Info: http://www.diegoconterno.it/images/sk/DIEGOCONTERNO_Nascetta.pdf
Distribuzione: http://www.propostavini.com/prodotti/vini/2016-nascetta-conterno-prodotto